Sono ferme, sul versante valdostano del Cervino, le ricerche di Karl-Erivan Haub, il magnate tedesco di 58 anni che non ha mai fatto rientro nell’albergo di Zermatt in cui soggiornava. Notizie dell’uomo non se ne hanno ormai da sabato 7 aprile. Dopo alcune ricerche nei giorni dopo l’allarme, dato al Soccorso Alpino Valdostano dalle autorità elvetiche, ieri le guide e i militari del Sagf della Guardia di finanza di Entrèves non hanno compiuto altre operazioni e, a quanto si apprende, lo stesso sarà oggi, venerdì 13 aprile.
La meteo inclemente è condizionante. Sino ad oggi, maltempo e nuvole hanno impedito agli elicotteri, in Valle, di alzarsi in volo. La prossima ipotesi sul tappeto è proprio quella di un sorvolo delle zone, peraltro vaste, in cui potrebbe essere passato lo scialpinista tedesco. Occorre però che una schiarita lo consenta. Non solo: su questa ricerca il coordinamento è degli enti di soccorso svizzeri, quindi l’effettivo svolgimento di perlustrazioni aeree dipenderà anche dalle indicazioni che arriveranno da Zermatt.
Haub, al timone con il fratello Christian del gruppo Tengelmann, in cui rientrano varie catene della grande distribuzione (tra le quali “Obi”), è appassionato da sempre allo scialpinismo. Il suo nome figura tra gli iscritti all’imminente edizione della “Patrouille des Glaciers” e l’uscita di sabato 7 rientrava tra gli allenamenti che aveva in programma. L’ultima sua traccia è rappresentata dalla salita, all'inizio della mattinata di sabato 7, sulla funivia del Piccolo Cervino, dove l’ha ripreso anche una telecamera. Poi, il nulla di cui, dal giorno, dopo i soccorritori cercano di venire a capo.
