Cervinia e la Coppa del Mondo, una promozione a pieni voti

Tutti concordi nel riconoscere l’ottima capacità organizzativa della località ai piedi della Gran Becca. Federico Maquignaz: “È stata una grande soddisfazione”. Monica Meynet: “Per essere un’edizione zero è andato tutto molto bene”
Coppa del mondo Cervinia - foto Evi Garbolino
Sport

Dopo gli splendidi risultati sportivi di ieri, tutti sono concordi nel riconoscere a Cervinia la buona riuscita dell’organizzazione della Coppa del Mondo di snowboardcross, una prima volta per quanto riguarda le competizioni di alto livello sulla tavola ed un ritorno nel circuito per la località ai piedi della Gran Becca dopo i Mondiali di sci di velocità di dodici anni fa.

Un’organizzazione che ha dovuto fare i conti con l’ok degli ispettori FIS arrivato solo a ridosso dell’evento, viste le scarse precipitazioni dei giorni precedenti che avevano messo a serio rischio lo svolgimento e che hanno obbligato gli organizzatori ad una corsa contro il tempo. Come se non bastasse, sulla pista “26”, dominata da un Cervino silenzioso e discreto, con il suo consueto “cappello”, il giorno della gara c’era un vento particolarmente forte, che ha obbligato gli atleti a prendere qualche contromisura in più e che, nella notte tra giovedì e venerdì, ha abbattuto il maxischermo allestito per l’occasione, creando qualche disagio soprattutto al pubblico.

Gli addetti ai lavori non smettono di sottolineare la capacità di Cervinia, che per la nazionale azzurra di snowboard è come una seconda casa, visto che qui svolge gli allenamenti estivi e invernali. “Cervinia ci ha aiutato tanto a raggiungere questi risultati”, commenta Cesare Pisoni, direttore tecnico dell’Italia, “sia negli allenamenti che in tutto quello che riguarda l’organizzazione di una gara, che è stata perfetta nonostante il vento. Faccio davvero i miei complimenti a tutti”. “L’organizzazione e la pista sono stati grandiosi, vincere qui è speciale”, dice la vincitrice della gara femminile Michela Moioli. Nonostante la delusione per la caduta in gara, anche Raffaella Brutto è rimasta molto colpita dall’organizzazione: “Sono stati bravissimi, sinceramente mi aspettavo molto meno. Conosco molte persone qui e mi sono resa conto del gran lavoro che hanno fatto. Sono stati proprio bravi, anche a costruire la pista con la poca neve che c’era. Sono contenta anche che gli sci club siano venuti qui con i ragazzini, sicuramente per il movimento è una bella cosa”.

Federico Maquignaz, Presidente della Cervino s.p.a., è sicuramente uno degli artefici principali di questa tappa di Coppa del Mondo: “Abbiamo organizzato questa gara all’insegna del piccolo, cercando di dare attenzione agli atleti ed alle squadra con l’obiettivo di far conoscere la nostra realtà, e devo dire che ci siamo riusciti. Ad essere sincero, fino a dieci giorni fa ero molto scettico, poi con l’arrivo della neve ed il miracolo fatto dai ragazzi dello WE Snowboard e della Cervino siamo riusciti a fare una pista eccezionale, che è piaciuta a tutti”. Vista la buona riuscita dell’evento, lo sguardo è proiettato verso il futuro: “L’idea c’è, ma bisogna cercare dove attingere le risorse per questo tipo di manifestazione, che comunque è un grosso dispendio di energia sotto tutti i punti di vista. È presto per fare un bilancio, per ora vedo solo gli aspetti positivi, quelli negativi li discuteremo prossimamente insieme per vedere dove si può migliorare. Ci proveremo comunque anche gli anni prossimi perché è stata davvero una grande soddisfazione”.

A capo del Comitato Organizzatore c’è Monica Meynet, che è anche presidente del Consorzio Cervino Turismo. “Ci sono stati sicuramente diversi momenti difficili, sia dal punto di vista organizzativo che da quello operativo, con le condizioni meteo di oggi inizialmente non perfette”, dice. “Però per essere una prima edizione – anzi, un’edizione zero – è andato tutto bene: il coordinamento tra i soggetti è stato più che buono e siamo riusciti a rispettare le tempistiche che ci hanno dato. Dimostrando questa capacità, speriamo che in futuro la FIS ci conceda qualche potere in più, come quello di decidere noi la data. Abbiamo dovuto sacrificare alcune cose, come gli eventi collaterali, per concentrarci maggiormente sulla parte relativa alla gara ed all’ospitalità”. Meynet sottolinea anche l’ottima risposta delle strutture ricettive, riconosciuta anche dagli stessi capitani delle squadre. Le uniche “complicazioni”, oltre al poco tempo a disposizione ed alle condizioni meteo, sono state relative al reperimento dei volontari, che comunque sono stati circa una settantina. Il futuro comunque va in questa direzione: “Continueremo a puntare sulle gare internazionali di snowboard, anche perché in Valle d’Aosta abbiamo già La Thuile e Cogne che stanno facendo un grandissimo lavoro rispettivamente nello sci alpino e nello sci nordico”. Infine, Monica Meynet ci tiene a sottolineare il ruolo di Federico Maquignaz: “Lui è stato il vero motore, la nostra motivazione. È lui che ci ha creduto prima di tutti e ha preso i contatti necessari a conquistare questa manifestazione. Ha capito che per noi poteva essere una vetrina prestigiosa, in diretta sulle televisioni di tutto il mondo”.

Ora, quindi, non resta che aspettare di vedere se la Federazione Internazionale deciderà di continuare a puntare su Cervinia e di permetterle di crescere all’interno del circuito mondiale delle gare di snowboard.

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