Legge elettorale, Pulz: “La scommessa è tornare a esser rappresentativi”

Pulz si dice critica sulla proposta di Uv, Uvp, Alpe, SA e Gruppo Misto di abbassare il premio di maggioranza dal 42 al 37,5% dei voti.
Daria Pulz
Politica

“La scommessa, oggi, è quella di tornare a essere davvero rappresentativi, non certamente quella di gonfiare il consenso per mere esigenze di (conservazione del) potere”. Così Daria Pulz commenta la proposta di Uv, Uvp, Alpe, SA e Gruppo Misto che mira ad abbassare il premio di maggioranza dal 42 al 37,5% dei voti. 

“Significherebbe attribuire il 60% dei seggi a chi ottiene il 37.5% di voti, regalando un’ingiustificata e illegittima sovra-rappresentazione consiliare alla compagine destinataria del premio, cui non farebbe peraltro da contraltare alcuna “solidità” di governo: nulla impedirebbe agli stessi beneficiari del premio di separarsi dalla compagine per presentare una mozione di sfiducia costruttiva“. sottolinea la consigliera di Impegno Civico.

“Ma, soprattutto, è la ricerca della cosiddetta governabilità per via legislativa che ci vede critici.  – prosegue la consigliera – Gli effetti prodotti, anche a livello nazionale, dalla retorica della governabilità sono ancora oggi sotto i nostri occhi: il ritorno del mito del capo – e Max Weber sottolineava come dietro un capo carismatico si nasconde perlopiù un despota mascherato – la personalizzazione della politica, la delegittimazione dei corpi intermedi, il progressivo deperimento delle assemblee rappresentative”.

Per Pulz “la governabilità, quella vera, esiste nella misura in cui vi siano forze politiche in grado di rappresentare – senza trucchi, infingimenti e seggi regalati – valori, idee e progettualità, dando risposte alle reali istanze sociali.”

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