Bankitalia: prosegue la ripresa dell’economia. Male le costruzioni, in calo le compravendite

Presentato l’aggiornamento congiunturale di Bankitalia sui primi sei mesi del 2018. A spingere la ripresa l'industria e il turismo.
Immagine di archivio - Bankitalia - Angelica Pagliarulo e Cristina Fabrizi
Economia

Prosegue la ripresa dell’economia valdostana nella prima parte del 2018, spinta soprattutto dal settore industriale e turistico. Si riduce la disoccupazione e allo stesso tempo recupera l’occupazione. E’ la fotografia scattata dall’aggiornamento congiunturale di Bankitalia sui primi sei mesi del 2018.

“In questa prima parte dell’anno possiamo essere ancora moderatamente ottimismi,  – ha spiegato il direttore della sede valdostana Angelica Pagliaruolo – i dati denotano una ripresa economica, anche se negli ultimi mesi si intravede un lieve calo, focalizzato in alcuni settori. Speriamo non sia un trend, ma un dato transitorio”.

Rimane negativo l’andamento delle costruzioni, legato alla debolezza della domanda pubblica e privata. Nella prima parte dell’anno sono tornate a calare anche le compravendite immobiliari, registrando un meno 5%.

Per l’industria crescono gli investimenti e la produzione, quest’ultima grazie alla domanda estera (metalli e alimentari). Il fatturato mostra già nei primi sei mesi del 2018 un calo che “andrà a consolidarsi nei mesi estivi”.

Continuano ad aumentare i turisti stranieri che compensano il calo degli italiani.

Gli occupati sono cresciuti dell’1,6%, grazie alla domanda dell’industria, commercio, alberghi e ristorazione.

Il tasso di disoccupazione continua a scendere, assestandosi al 6,9%, di poco inferiore al tasso del Nord-Ovest.

Rimangono nel complesso buone le condizioni di liquidità delle imprese. Il credito è aumentato, con notevoli differenze fra settori e dimensioni delle aziende.

C’è stata invece una decelerazione del credito alle famiglie, legate alle dinamiche del mercato immobiliare. Dopo quattro anni i mutui sono calati, così come le operazioni di surroga e sostituzione.

Migliora infine la qualità del credito, con un ulteriore calo del tasso di deterioramento dei prestiti di banche e società finanziarie (-1,4%).

“L’aumento dei depositi, in larga parte riconducibile alle imprese – aggiunge Pagliarulo –  rende possibile una chiave di lettura del fatto che in gran parte le imprese sono in un situazione abbastanza attendista, vuoi per il contesto nazionale che internazionale, aumentano quindi la liquidità più che investire”. Per le imprese l’aumento dei deposito è del +8,1%.

Nell’analisi di Bankitalia non ci sono al momento segnali sulla crisi della casa da gioco, ma il direttore non si è sottratta ad una riflessione. “Sicuramente preoccupa tutti, nella nostra funzione di osservatori della stabilità complessiva dell’economia locale. Speriamo e confidiamo tutti in una soluzione meno dolorosa e drammatica possibile perché l’indotto casa da gioco non è trascurabile”:

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