Stop all’appalto con la Regione: per il Consorzio Gecoval arriva l’interdittiva antimafia

Il provvedimento, emesso dal Questore di Aosta, Maurizio Celia, il 27 giugno scorso è arrivato nell’ambito dei controlli antimafia richiesti dalla Regione in fase di aggiudicazione di appalti.
Palazzo regionale
Cronaca

Interdittiva antimafia per il Consorzio stabile Gecoval con sede legale in Saint-Vincent. Il provvedimento, emesso dal Questore di Aosta, Maurizio Celia, il 27 giugno scorso è arrivato nell’ambito dei controlli antimafia richiesti dalla Regione in fase di aggiudicazione di appalti. In particolare il Consorzio, che in Valle d’Aosta ha eseguito numerosi lavori fra cui la rotonda dell’area Sogno, era risultato aggiudicatario più di un anno fa di un lotto dell’appalto sulle manutenzioni idrauliche da 300 mila euro. Aggiudicazione che a seguito dell’interdittiva verrà ora revocata.

Il Consorzio è al momento anche affidatario di alcuni lavori da parte di Cva che sembra aver già manifestato allo stesso Consorzio la volontà di recedere dai contratti. La partecipata regionale, appellandosi però alla privacy, si è rifiutata di fornire informazioni sui propri fornitori.

L’interdittiva antimafia è arrivata, come spiegano dalla Questura di Aosta, dopo alcuni accertamenti preventivi compiuti da un tavolo interforze composto oltre che dalla Divisione anticrimine, guidata dal commissario capo Nicola Donadio, dai Carabinieri, dalla Guardia di Finanza e dall’Ispettore al Lavoro, con anche l’Ausilio della Direzione investigativa antimafia, che ha evidenziato il pericolo di infiltrazioni e condizionamenti mafiosi. Il provvedimento è in parte legato all’inchiesta Aemilia, la maxi operazione dei carabinieri contro la ’ndrangheta in Emilia.

Contro il provvedimento del Questore il Consorzio ha presentato ora ricorso al Tar di Aosta chiamando in causa anche la Regione. In particolare il Consorzio reclama il fatto che il provvedimento del questore sia viziato da incompetenza perché l’istruttoria avrebbe dovuto essere fatta dal Presidente della Regione in qualità di prefetto.
Al momento l’Amministrazione regionale non ha ancora deciso se costituirsi in giudizio.

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