È uno scialpinista francese la vittima della valanga a Chamois

L'allarme è stato dato da una donna, che stava compiendo l'escursione con lui e lo ha visto venire travolto dalla massa nevosa.
Valanga Chamois col Pillonet
Cronaca

Ancora sotto choc, è riuscita a tornare su quanto accaduto poche ore prima, “fotografando” l’esatto momento della tragedia, avvenuta attorno alle 14 di oggi, sabato 8 dicembre, appena sotto il col Pillonet, attorno ai 2.400 metri, nella zona di Chamois. “Ho visto il mio compagno trascinato a valle e inghiottito dalla valanga”, sono state le parole usate per descrivere ai finanzieri del Sagf di Cervinia l’attimo costato la vita allo scialpinista 53enne François Lachere, residente ad Albertville, in Savoia (Francia).

Véronique Salle, 55 anni, procedeva per prima, in salita. La coppia era partita dal villaggio di Cheneil, in Valtournenche, alla volta del colle, seguendo un itinerario classificato come facile. Quando mancavano meno di duecento metri alla destinazione, si è verificato il distacco, generato da un cumulo di neve formatosi a causa del vento, una “placca” che era poco sopra i due. “François ha visto prima di me la slavina, mi ha urlato di fare attenzione, io mi sono spostata mentre lui è stato travolto” ha ricordato ancora la donna, ricostruendo quanto successo ai militari.

Lachere è stato scaraventato per settanta metri. Lei non ha potuto fare altro che iniziare immediatamente a cercarlo con l’Artva. Individuato il corpo, ha dato l’allarme alla Centrale Unica del Soccorso. Sul posto è giunto l’elicottero della Protezione civile, che ha depositato a terra le guide del Soccorso Alpino Valdostano, i finanzieri e delle unità cinofile. Le operazioni sono state rese complesse dal forte vento e dalla visibilità critica, che potrebbe essere stata proprio l’elemento per cui i due scialpinisti non hanno notato per tempo la “placca”.

L’uomo era sotto due metri di neve, decisamente pesante e compatta, tanto che estrarlo non è stato semplice. Al medico dell’equipaggio non è rimasto altro da fare che constatarne il decesso. La donna che accompagnava Lachere, choccata e leggermente ipotermica, è stata subito affiancata da uno psicologo ed accompagnata alla caserma delle Fiamme gialle del Breuil. La coppia aveva raggiunto la zona nella mattinata di oggi, con il progetto di trascorrere in Valle il fine settimana. Il destino lo ha trasformato nel loro ultimo giorno assieme.

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