Corruzione elettorale: perquisizione dei Carabinieri a carico di Domenico Avati

La Procura ipotizza, da parte del 53enne dipendente del Casinò, la promessa di utilità e pressioni per ottenere preferenze.
Domenico Avati
Cronaca

Corruzione elettorale, per presunte promesse di utilità in cambio dell’ottenimento di voti alle ultime regionali e supposte pressioni per avere preferenze. Sono le ipotesi di reato alla base di un fascicolo aperto dalla Procura di Aosta, per cui i Carabinieri hanno proceduto nella mattinata di oggi, lunedì 28 maggio, a perquisizioni a carico di Domenico Avati, dipendente del Casinò de la Vallée.  Il 53enne era candidato alle elezioni appena tenutesi per il rinnovo del Consiglio Valle, nella lista dell’Union Valdôtaine.

L’ambito in cui gli inquirenti, coordinati dal pm Luca Ceccanti, ritengono essersi verificati i fatti, molto recenti, è quello lavorativo dell’uomo, residente a Saint-Vincent. Al momento, Avati risulta l’unico indagato. L’inchiesta, a quanto si apprende, è scaturita da attività investigative svolte per altri fascicoli. Alle regionali dello scorso 20 maggio, l’indagato aveva riportato 815 preferenze personali ed era risultato il terzo escluso.

Nelle perquisizioni a casa e sul luogo di lavoro di Avati i militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Châtillon/Saint-Vincent hanno prelevato rubriche, appunti e diverso materiale informatico. Verrà setacciato alla ricerca di elementi utili a confermare l’ipotesi secondo cui l’attuale responsabile dei servizi di conta e segretariato del Casinò, ma in passato anche direttore del personale, avrebbe promesso, tra l’altro, spostamenti nel quadro dell’organico della casa da gioco, in cambio del voto alle regionali del 20 maggio scorso.

Tali utilità sarebbero state paventate sia a dipendenti, sia ad aspiranti collaboratori del Casinò, ambito nel quale l’indagato avrebbe anche – è l’altra contestazione mossagli – esercitato le presunte pressioni. Le imputazioni ipotizzate nel fascicolo aperto sotto l’egida del Procuratore capo Paolo Fortuna derivano dalla supposta violazione delle disposizioni contenute nel testo unico delle leggi elettorali (il decreto n. 361 del 1957). La Casa da gioco, sotto il profilo disciplinare, fa sapere di stare “valutando” la posizione di Avati, che rischia una sospensione in attesa dell’eventuale processo.

 

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