Tor e 4k, il merito del successo va attribuito a Silvano Gadin

Riceviamo e pubblichiamo.
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Pur non essendo Valdostano di nascita, ma  orgoglioso  di far parte da moltissimi anni della Communaitè Valdotaine  chiedo  spazio al Suo giornale perché sento il forte desiderio di esprimere pubblicamente alcune considerazioni sul mondo del TRAIL in Valle d’Aosta, un mondo  che è iniziato da anni, che ha sempre progredito, che ha portato benessere e fatto conoscere le bellezze della Nostra Valle  nei vari Continenti.

Certamente quest’anno l’attesa per le gare (due)  programmate per la prima quindicina di Settembre ha fatto discutere, ha riempito le pagine dei giornali,  ha occupato le aule giudiziarie e credo sia stato l’argomento più  gettonato  nei bar, nelle piazze ed in ogni angolo dei vari paesi, soprattutto a  Courmayeur, splendida località che ho la fortuna di vivere intensamente.

Personalmente non ho la competenza, le cognizioni, le informazioni sufficienti per giudicare e proprio per questo motivo non mi azzardo a pronunciarmi sull’argomento.

Da sportivo ed amante delle nostre montagne ho però partecipato, ovviamente da spettatore, considerato il mio fisico e la mia età,  sia al 4K che al Tor des Gèants e con orgoglio da Valdostano importato posso tranquillamente affermare che le due gare, ciascuna con le proprie peculiarità ed esperienza acquisita nel tempo hanno avuto un ottimo successo.

Credo però  sia giusto riconoscere  che, considerate le diatribe che hanno preceduto le 2 competizioni  e quindi la delicatezza conseguente,  gran parte dell’ottimo successo  vada attribuito a SILVANO GADIN   (un Saint-Nicolaèns)  che pur in veste di professionista, ma pur sempre un Valdostano Doc ha magistralmente saputo, per 15 lunghi giorni, commentare le 2 gare in modo imparziale, misurato, corretto senza mai incorrere nel minimo errore anche quando più volte è stato maliziosamente provocato.

La Sua professionalità  ed il Suo grande cuore di “appartenente al mondo dell’agricoltura di montagna” sono stati  apprezzati da tutti e spero che siano un viatico per il TRAIL dei  prossimi anni.

Prima di concludere, augurando  alla Valle d’Aosta  di diventare la Capitale del TRAIL mondiale, mi si permetta di ricordare le parole di Papa Francesco:

Costruiamo ponti non muri

Grazie per l’attenzione

EMILIO VAGLIO

 

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