Per Vda Structure è l’ora del risanamento, ma per tornare a vedere utili ci vorranno anni

Approvato ieri in Consiglio regionale il piano di risanamento che prevede tra l'altro l'alienazione di beni considerati non strategici.
Economia

Se il piano di risanamento approvato ieri in Consiglio regionale (21 a favore, 11 astensioni) darà i suoi frutti, ci vorrà qualche anno per tornare a vedere degli utili sul bilancio di Vallée d’Aoste Structure. La Società, partecipata della Regione, gestisce i beni del patrimonio immobiliare destinato ad attività produttive e commerciali. Nel 2017 sono attesi 1,4 milioni di euro di perdite che in base al piano diventeranno 1,2 nel 2018, 968mila euro nel 2019 e 795mila nel 2020.

Per arrivare ad una progressiva diminuzione delle perdite sono cinque le azioni previste dal piano: l’efficientamento della gestione dei crediti, la capitalizzazione dei costi per costruzioni in economia, la dismissioni di azioni non remunerative svolte in forza di convenzione, le azioni finalizzate all’incremento dei ricavi e al contenimento dei costi e l’ottimizzazione del portafoglio degli assets. In particolare la razionalizzazione del patrimonio immobiliare prevede l’alienazione di immobili che non producono ricavi e che stanno trovando da tempo difficoltà ad esser collocati sul mercato. Vengono citati ad esempio nel piano il complesso ex Beta Meccanica, l’ex Montedison, l’Ex Coq, il locale destinato alla lavorazione del miele di Lillianes e il caseificio di Saint-Marcel.

Un altro gruppo di immobili viene invece considerazione strategico, quindi non solo da mantenere, ma anche da sviluppare. E’ il caso dello stabilimento ex Tecdis, per il quale è  in fase di perfezionamento l’insediamento di un operatore in una parte del complesso, l’ex Balzano e lo stabilimento ex Brilla, entrambi con formali richieste all’insediamento e ancora lo stabilimento La Grolla e l’immobile ex Via delle Indie.

“L’operazione non può prescindere – si legge nel piano – dall’utilizzo dei fondi messi a disposizione dalla regione per interventi di manutenzione, mantenimento e ristrutturazione. Se non finanziati gli interventi obbligatori graverebbero sulla società creando sicuramente tensione finanziaria e gravando sul conto economico per la parte relativa agli ammortamenti”.

Nel piano sono contenute poi delle richieste all’Amministrazione regionale come ad  esempio la modifica dei criteri che vincolano l’insediamento negli immobili, la riconsiderazione del modello gestionale degli incubatori d’impresa, l’attivazione di azioni finalizzate all’aggiornamento e alla revisione di destinazione e vincoli urbanistici gravanti su numerosi beni del patrimonio fino all’efficientamento dei processi di interazione con le strutture regionali deputate alla supervisione degli investimenti in ambito industriale.

“Serve rendere Vda Structure più flessibile da un punto di vista gestionale e decisionale” ha detto ieri in aula l’Assessore alle Attività produttive, Jean-Pierre Guichardaz “Al momento la società ha infatti una scarsa capacità di movimento ”.

Dai banchi della minoranza l’ex Assessore Fabrizio Roscio ha sottolineato come “le esigenze del mondo imprenditoriale richiedono risposte e interventi veloci”. Il consigliere di Alpe si è poi detto preoccupato per gli 8 milioni stanziati per il prossimo triennio "forse non sono sufficienti a centrare l'obiettivo di venire incontro alle imprese”.

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