Fondi europei: la Regione spende mezzo milione di euro per un sistema informatico che non funziona

Gli enti di formazione scrivono alla Regione per lamentare il malfunzionamento di Sispreg2014, il sistema gestionale per i fondi europei. La realizzazione del portale è stata affidata a Inva per una spesa complessiva che supera i 530 mila euro.
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Economia

Estrema difficoltà a caricare i dati, instabilità e frequenti blocchi del sistema, perdita di dati e problemi di salvataggio: il cahier des doléances degli enti di formazione relativamente al portale di gestione dei fondi europei Sispreg2014 è lungo e dettagliato. I referenti degli enti di formazione, Consorzio per le Tecnologie e l’Innovazione, Progetto Formazione e Cnos Fap in testa, hanno messo nero su bianco le loro lamentele e le hanno inviate nei giorni scorsi a Massimiliano Cadin, responsabile del Dipartimento Politiche della formazione e dell’occupazione della Regione Valle d’Aosta. La querelle assume rilevanza pubblica anche solo per l'ammontare della spesa stanziata dalla Regione per la realizzazione del sistema gestionale da parte di Inva: oltre 530mila euro.

Ma ripercorriamo i fatti: il 14 marzo scorso era la prima scadenza del bando relativo alla “Formazione continua interaziendale” attraverso cui richiedere il finanziamento sul Fondo sociale europeo di progetti di formazione per le aziende valdostane. Gli enti, in attesa da tempo di questa opportunità, nei giorni precedenti e lo stesso 14 marzo si attivano e preparano i progetti. Al momento però di caricarli sul portale Sispreg2014 si evidenziano problemi e disfunzioni. I progettisti lavorano di notte per evitare il sovraffollamento della linea, ripetono la procedura più volte, evidenziando problemi di connessione. Alcuni di loro alla fine rinunciano a presentare alcune proposte formative. E da lì la decisione di scrivere all'Assessorato.

Alcuni problemi Sispereg2014 deve averli avuti se la prima presentazione di febbraio è stata prorogata perché, si legge in delibera, “Sispreg2014, allo stato, non è usufruibile per gli utenti esterni all’amministrazione regionale”.

 “Ho interpellato nel merito i referenti di Inva che mi garantiscono che tutto funziona: del resto vi sono 13 progetti correttamente presentati sulla prima scadenza” è la risposta di Massimiliano Cadin che aggiunge “alcune piccole migliorie richieste dagli enti, ad esempio quella relativa sul peso dei file da allegare sono già state apportate”. Il dirigente, però, ammette: “il sistema è nuovo, è molto complesso e sconta le difficoltà di tutti i sistemi nuovi e complessi” e promette un tavolo di confronto tra Inva, che ha realizzato il portale, e gli enti che lo dovranno utilizzare. Che si tratti di un’opera titanica lo si evince anche dai costi: ipotizzato un primo step nel 2014 per complessivi 295mila euro, nel novembre 2016, a fronte di nuove esigenze e ulteriori informazioni acquisite, Inva ha riformulato una proposta che prevede una spesa complessiva superiore ai 530mila euro.

Da Sispreg2014 e dal suo buon funzionamento dipende, in buona parte, l’esito dell’intera programmazione europea 2014-2020: l’amministrazione regionale ha deciso, infatti, di  dotarsi di un sistema unico per la gestione di tutti i fondi europei che spetteranno alla Valle d’Aosta nel periodo. Sispreg2014, quindi, servirà non solo agli enti devono presentare i progetti per concorrere al finanziamento, ma alla stessa amministrazione per dimostrare l’avanzamento della spesa sui fondi alla Commissione europea. Se non dovesse funzionare, il rischio dietro l’angolo è il disimpegno delle risorse, ovvero la perdita dei fondi europei.  “Come molte altre Regioni siamo in ritardo, ma non per cause imputabili alla sola amministrazione regionale: la nostra dead line è il 31 dicembre 2017, entro quella data il sistema dovrà essere perfettamente dialogante e operativo” spiega ancora Cadin.

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