Da Uv e Uvp “no” all’ipotesi di nazionalizzazione del Casinò

A spiegarlo i due gruppi consiliari in una nota: "Invitiamo tutte le forze autonomiste e regionaliste, fuori e dentro il Consiglio Valle, a vigilare affinché ogni tentativo di invasione della nostra Autonomia sia respinto con fermezza".
Il Casinò di Saint-Vincent
Politica

Mancano due giorni all’Assemblea dei soci del Casinò di Saint-Vincent e un giorno alla riunione di domani, giovedì 13 settembre, con la seconda e la quarta Commissione congiunte, e, sulla Casa da Gioco valdostana ed il suo futuro, Union Valdôtaine e Union Valdôtaine Progressiste tornano a chiedere conto al governo.

Una riunione, quella di domani, nella quale Uv e Uvp confidano – si legge in una nota – di “poter finalmente conoscere le reali intenzioni della maggioranza sul Casinò al termine di una lunga estate mediatica”, ma esprimono anche “forte preoccupazione per le notizie apparse sui mezzi d'informazione locale circa l'emergere della volontà della Lega di Salvini di allungare le mani sulla Casa da gioco di Saint-Vincent, nazionalizzandone la gestione”.

Da qui l’appello dei due gruppi consiliari: “Auspicando che non vi sia alcuna corresponsabilità politica locale in questa trama, anche se la gestione quotidiana della crisi del Casinò da parte del Governo regionale alimenta più di un sospetto in merito, invitiamo tutte le forze autonomiste e regionaliste, fuori e dentro il Consiglio Valle, a vigilare affinché ogni tentativo di invasione della nostra Autonomia sia respinto con fermezza, rammentando qui come nel 2002 prevalemmo dinanzi alla Corte Costituzionale a difesa delle nostre prerogative sulle Casa da gioco”.

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