Luciana Tessitore, di 57 anni alpinista torinese è l’ennesima vittima della montagna. E’ morta questa mattina a causa dei politraumi riportati dopo essere caduta mentre era intenta a ridiscendere dalla vetta del Polluce, nel massiccio del Monte Rosa. L'incidente si è verificato intorno alle 9,30 a circa 4.000 metri di quota. La donna è caduta per circa 400 metri lungo lo 'scivolo' di ghiaccio che porta al Polluce insieme al figlio, Fabio Cecchini, con il quale era legata in cordata. A lanciare l’allarme sono state due guide alpine di Zermatt che hanno assistito all’incidente e che hanno chiamato l’elicottero della Air Zermatt, poiché l’incidente è avvenuto in territorio svizzero. Fabio Cecchini è ricoverato ora all'ospedale di Visp vicino a Sion in Svizzera, in condizioni non preoccupanti. Il corpo della madre é stato invece trasportato nella camera mortuaria di Champoluc, nel comune di Ayas. Intanto è stato avvisato il marito della donna e la procedura prevede ora la visita medico legale sul corpo della donna per approfondire le cause del decesso. Si tratterebbe, secondo quanto riferito dal Comando della Guardia di Finanza di Cervinia, di una caduta accidentale. Madre e figlio, infatti, erano assidui frequentatori della montagna. La Guardia di Finanza è in contatto con la polizia svizzera che invierà la deposizione delle due guide alpine, al momento tra i pochi testimoni della tragedia, non appena le saranno interrogate.
A distanza di circa mezz’ora l’elicottero del soccorso alpino valdostano si è dovuto alzare in volo nuovamente per soccorrere altri due alpinisti piemontesi, padre e figlio di Biella, che sono caduti nei pressi del Castore, sempre nel massiccio del Monte Rosa: hanno riportato ferite gravi ma non sono in pericolo di vita. Recuperati dal Soccorso alpino valdostano, sono ora ricoverati all'ospedale di Aosta.
