Sfogo di Unterthiner, la Regione valuta eventuali azioni legali: «Ha offeso la nostra immagine»

Questa è un’azione censurabile e lesiva dell’immagine di una realtà che da sempre ha investito sulla salvaguardia del proprio territorio e lo sviluppo dell’attività turistica", replica l'Assessore al Turismo Aurelio Marguerettaz.
Aurelio Marguerettaz
Società

Non sono piaciute affatto in Regione le parole di Stefano Unterthiner, pubblicate ieri su facebook, tanto che in Piazza Deffeyes si sta valutando "la portata delle sue affermazioni per tutelare la propria immagine". Il fotografo naturalista valdostano che fino allo scorso febbraio aveva collaborato proprio con la Regione al progetto di promozione turistica "VdA Nature Metro", fornendo immagini e testi per campagne pubblicitarie, si era scagliato duramente contro  alcune scelte fatte dall’Amministrazione regionale come i Parc Animalier, la caccia, il collegamento sciistico fra Valtournenche e Val d’Ayas e ancora la pratica dell’Eliski. Fino ad arrivare all’invito, provocatorio, rivolto ai turisti: "Amate la natura? Non venite in Valle d’Aosta".

La replica della Regione è affidata all’Assessore al Turismo, Aurelio Marguerettaz. «Nel rispetto delle opinioni altrui sull’offerta naturalistica, turistica e di accoglienza della Valle d’Aosta – commenta Marguerettaz – ci sentiamo profondamente offesi dalla richiesta di boicottare la nostra Regione lanciata dal fotografo valdostano. E’ questa un’azione censurabile e lesiva dell’immagine di una realtà che da sempre ha investito affinché la salvaguardia del proprio territorio e lo sviluppo dell’attività turistica, così come la sua antropizzazione, potessero coesistere. Parole quelle di Unterthiner – prosegue Marguerettaz – che sono ancor più gravi perché arrivano da chi è stato incaricato dall’Amministrazione regionale come testimonial della campagna pubblicitaria del progetto VIVA – Valle d’Aosta Unica per Natura".

Marguerettaz risponde a Unterthiner, punto per punto. "Non crediamo che da allora la realtà naturalistica e ambientale valdostana sia cambiata tanto da giustificare un attacco così pesante e veemente. E, come Governo regionale, vogliamo sottolineare la mancanza di veridicità delle affermazioni del fotografo. In particolare riteniamo doveroso specificare che è dal 1988 che la Valle d’Aosta, tra le prime regioni in Europa, ha regolamentato le zone per la pratica dell’eliski, come corollario all’offerta turistica per gli amanti dello sci fuoripista e dello skirider; le domeniche di caccia esistono dal dopoguerra, quando questo tipo di attività ha cessato di essere un privilegio dei pochi che venivano ospitati nelle riserve del re. E ancora: il Parc Animalier di Introd, realtà naturalistica e di animazione, dedicata in particolare ai bambini, agli anziani e ai disabili che non riescono a recarsi in alta montagna per conoscere la fauna valdostana, è aperto dal luglio del 2005, nato da un’operazione di privati, come il nuovo Parc Animalier del Mont Avic, per il quale l’Amministrazione regionale non ha concesso contributi".

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