“Lavoro stabile, casa di proprietà e 500€ al mese per ogni figlio”: ecco il programma di Casapound

Il programma è stato presentato in una conferenza stampa presso nei locali del circolo Santa Pirateria in Via dell’Archibugio ad Aosta, dai due candidati alle prossime elezioni politiche, Lorenzo Aiello (27 anni, Camera) e Sonny Perino (40 anni, Senato).
Il pubblico alla conferenza stampa di Casapound
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“Perché votare Casapound in Valle d’Aosta?” A rispondere alla domanda, ieri sera, in una conferenza stampa convocata presso i locali del circolo Santa Pirateria in Via dell’Archibugio ad Aosta, sono stati direttamente i due candidati alle prossime elezioni politiche, Lorenzo Aiello (27 anni, corre per la Camera) e Sonny Perino (40 anni, Senato). “Anche nella nostra Regione, nonostante lo Statuto Speciale, viviamo la stessa situazione di crisi e grande difficoltà che vive il resto dell’Italia”, hanno spiegato i due giovani pretendenti per un seggio a Roma. “Non esiste più il concetto di lavoro stabile e tantomeno la casa di proprietà – hanno continuato – in questo modo è impossibile riuscire a crescere una famiglia e dei figli. Noi ci batteremo per cambiare tutto questo”.

Tornando alla politica nazionale, secondo Aiello, “lo scenario più probabile, rispetto alla consultazione elettorale, è quello del grande pareggio: con l’attuale legge elettorale nessuno riuscirà a raggiungere il 40% dei voti e quindi ad avere una maggioranza per governare”. In questo contesto dove si colloca Casapound? “Nella prospettiva di un ennesimo governo tecnico siamo l’unica forza che può pensare di fare un’opposizione spietata – spiega ancora il candidato alla Camera dei Deputati – non come il Movimento 5 Stelle che avrebbe potuto e dovuto farlo, senza poi riuscirci. In caso della vittoria del centro-destra, valuteremo i casi in cui valga la pena di sostenere le loro istanze”.   

Entrando nel merito del programma – una ventina di pagine che nei prossimi giorni potranno essere scaricate dal sito internet del movimento – i candidati si sono soffermati in particolare sui sei punti principali, ripresi anche nel materiale promozionale diffuso durante la serata. In primis, il “mutuo sociale”, cavallo di battaglia di Casapound fin dalla propria nascita nel 2003, che prevede l’acquisto della casa da parte di una banca e il pagamento di un affitto fino al riscatto, per le coppie interessate, con rate che non superino un quarto del reddito famigliare. E poi la riforma bancaria, con l’uscita dall’Euro e un cambio di tendenza rispetto alla finanza speculativa, “per far sì che le banche smettano di bruciare i nostri risparmi e che tornino ad aiutare l’economia reale, le aziende e le famiglie”, e ancora, la questione trasporti, sulla quale Casapound chiede la “statalizzazione delle autostrade e una sorta di bollino, in stile vignetta svizzera, per un pagamento a forfait”.

La lista dei “buoni propositi” di Casapound è prettamente economica. Non mancano infatti, come già accennato in apertura e poi illustrato da Perino, il riferimento al lavoro stabile, che deve essere “sicuro e ben pagato”, e l’incentivo per le giovani coppie che devono “tornare a fare figli, per fermare l’estinzione e la sostituzione”, grazie a 500€ al mese per ogni bambino italiano fino ai 16 anni, stanziati con i fondi che “oggi sono destinati all’accoglienza dei finti profughi”.

Già, e l’immigrazione? Sarà l’emozione del “debutto” ma i due candidati, esponendo il programma, si sono dimenticati di parlarne, salvo rimediare in extremis, sollecitati da un sostenitore presente nel pubblico. “Vogliamo il rimpatrio il più rapido possibile di chi non ha il diritto di stare qui, perché non sta fuggendo da alcuna guerra”, hanno sottolineato Perino e Aiello, arrivando anche a ipotizzare “l’occupazione militare della Libia, per impedire che arrivino altri clandestini”.

La campagna elettorale di Casapound continuerà con alcuni comizi e con la visita del candidato premier Simone Di Stefano in una data che deve essere ancora definita.

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