Aps: dal 2018 più competenze dal Comune e l’apertura ai privati

L'amministrazione ha deciso di spostare le competenze sui servizi aggiuntivi e la valorizzazione del patrimonio immobiliare sulla sua società "in house". Critica la minoranza: "Non potendo assumere personale lo farete fare all'Aps".
La IV Commissione consiliare di Aosta
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Novità in vista per Aps, la partecipata al 100% del Comune di Aosta che vedrà aumentate le proprie competenze a partire dal 1° gennaio 2018.

A renderlo noto, questo pomeriggio durante di lavori della quarta Commissione consiliare 'Affari istituzionali', la vicesindaca Antonella Marcoz e la Segretaria comunale Annamaria Tambini: “Il Testo Unico sulle società partecipate – ha spiegato Tambini – prevede la possibilità che le partecipate possano svolgere, in un massimo del 20% del proprio fatturato, servizi aggiuntivi per l'ente ma anche per privati. L'obiettivo è quello di individuare sin da subito alcune attività che hanno contratti in scadenza e che possano essere gestite da Aps per conto del Comune. In una prospettiva più ampia vogliamo essere pronti dal °1 gennaio 2018 con un assetto di servizi e attività che possano far fronte agli impegni del Comune”.

Possibilità data dal Tusp che però è anche necessità dell'amministrazione del Capoluogo: “Visto che da gennaio la dotazione organica del comune sarà ridotta di 12 unità per i prepensionamenti – aggiunge Marcoz – intendiamo avvalerci di Aps per occuparci dei servizi di interesse generale e per la valorizzazione del nostro patrimonio immobiliare”.

Nicoletta Spelgatti, Lega Nord, che contesta l'atto dalla radice: “L'amministrazione deve diventare più efficiente e non delegare ad altri le competenze perché riduce il personale in sovrabbondanza. Il Comune si spoglia di competenze per darle ad una partecipata soggetta a controlli molto diversi, anche sulle assunzioni, e questo non è un miglioramento. Non potendo più assumere lo farete fare ad Aps”.

Minoranza che – con Étienne Andrione, Gruppo Misto – promette battaglia al prossimo Consiglio, e un controllo più ferreo: “Siete favorevoli a ricomprendere Aps nel perimetro del Comune? Bene, ma vogliamo che in Consiglio si possa dibattere delle strategie e delle azioni della partecipata, e che la minoranza possa dare atto al suo mandato ispettivo anche in Aps, sennò diventa una dissimulazione”.

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