Salta la decima edizione del Cervino X Trail: è un addio?

Un impegno economico ed organizzativo sempre più difficile da sostenere ha spinto gli organizzatori a prendersi una pausa “più o meno lunga”. Per Vincenzo Scipioni “serve uno sguardo d’insieme a livello regionale sui trail”.
Cervino X Trail (foto d'archivio)
Speciale Trail, Sport

L’annuncio è arrivato, lapidario, nella serata di ieri, domenica 20 gennaio, su Facebook: “Il Cervino X Trail finisce qui. Sono passati dieci anni e vogliamo prendere fiato. Guardandoci indietro forse lasciamo una bella gara, ma sicuramente un’idea della montagna, prima di pochi ed oggi di molti. Grazie a tutti Voi per dieci anni bellissimi. A presto”.

Lanciato nel 2010, il Cervino X Trail era diventato una gara di riferimento nel panorama valdostano del trail, generalmente collocato nella prima metà di luglio e capace di attrarre una grande percentuale di partecipanti da fuori Valle. Con esso salta, di conseguenza, anche il Vertical. Vincenzo Scipioni, organizzatore, fatica a nascondere la commozione: “Abbiamo il magone, per noi è stato molto doloroso. Dopo dieci anni il Cervino X Trail era la nostra creatura, parte della nostra vita: abbiamo fatto sempre tutto con passione ed abbiamo consolidato i rapporti tra di noi, che siamo un gruppo di amici, ma anche con tante persone ed organizzatori di fuori. Purtroppo organizzare gare di un certo livello richiede costi ed impegni ormai difficili da sostenere, diventa quasi una professione: gli sponsor, il meteo, la sicurezza, la normativa, e tanti altri fattori”.

Durante il periodo natalizio è arrivata la consapevolezza che bisognasse raccogliere le forze: “È una pausa necessaria, ancora non sappiamo se più o meno lunga. Per ora non è un addio ma bisogna riflettere su dove vogliamo andare, su cosa fare e se ci siano stati errori”, continua Scipioni. E, alla domanda se la biennalità possa essere una soluzione per il Cervino X Trail, risponde: “Potrebbe, ma ci vuole un patto tra galantuomini per mantenere le date”.

Questo potrebbe essere il nocciolo della questione: non le troppe gare (“ognuno ha il proprio bacino, manifestazioni che hanno un pedigree come il nostro in Valle non sono tante, le gare nuove possono avere un futuro ma devono passare la prova degli anni”), ma la necessità di avere “uno sguardo d’insieme a livello regionale. Questa disciplina è pregnante per la promozione della Valle d’Aosta: noi facciamo turismo, il 70-80% dei partecipanti al Cervino X Trail vengono da fuori Valle. Il trail sta facendo conoscere la bellezza della nostra regione in tutta Italia e all’estero, ha un effetto trainante che dovrebbe essere sfruttato maggiormente, come succede in Trentino”.

Un’idea che gli organizzatori del CXT hanno sempre avuto, tant’è che sono proprio loro ad essere tra i fautori del Tour Trail Valle d’Aosta, un’organizzazione che, appunto, coordina vari trail. Un’opportunità che, per Scipioni, potrebbe essere maggiormente concretizzata magari da un assessorato: “Il turismo si nutre di simboli, e il Cervino lo è, è la montagna perfetta, che tutti conoscono, e non è la sola”.

Nell’attesa di scoprire se ci sarà un’evoluzione della situazione nel 2020, Scipioni si guarda indietro: “Stanno arrivando tante attestazioni di stima – anche da fuori Valle e da nostri “competitors” – che ci fanno enormemente piacere, significa che qualcosa di buono in questi dieci anni lo abbiamo fatto. A nome di tutti non posso che ringraziare quanti hanno creduto nella nostra manifestazione e sono stati con noi in questo lungo viaggio”.

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