Lamentele alla micro di Arvier, i gestori: “le esigenze della nostra ospite sempre prese in carico”

Riceviamo e pubblichiamo la risposta della cooperativa che gestisce la micro sulle lamentele di un’anziana di 94 anni ospitata nella struttura dell’Alta Valle.
microcomunità arvier
I lettori di Aostasera, Società

Leggiamo con dispiacere sul quotidiano online Aostasera le lamentele dei familiari di un’ospite della microcomunità di Arvier, un servizio de l’Unité des communes valdôtaines Grand-Paradis gestito dal Consorzio Trait d’Union attraverso la cooperativa sociale L’Esprit à l’Envers.

Il nostro rammarico nasce dal fatto che tutte le difficoltà riportate nella lettera ed esplicitate dalle sorelle Lucia e Lidia Carturier, a nostro avviso, sono state prese in carico ed ascoltate dalle diverse figure professionali che lavorano all’interno della microcomunità. Ci preme sottolineare che in tutte le situazioni in cui è stato possibile il personale si è adoperato per venire incontro alle esigenze espresse dalla famiglia della anziana signora inserita.

Il nostro rammarico è legato, anche, al fatto che la famiglia che esprime queste forti critiche ha accettato e firmato l’inserimento definitivo della loro parente nella struttura, conoscendone a fondo le caratteristiche del servizio offerto. La microcomunità di Arvier è, infatti, una struttura che offre prestazioni di tipo assistenziale e non è deputata a servizio di tipo sanitario come invece, almeno nella lettera, fanno intendere le familiari.

Ciò detto, in questo frangente vogliamo comunque ribadire alla famiglia della nostra ospite la nostra disponibilità a confrontarci.

 

​Paolo Calosso, Presidente Consorzio Trait d’Union
Carla Chiarle, Presidente della cooperativa sociale L’Esprit à l’Envers

 

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