Sentenza sui diplomati magistrali, lunedì in piazza Chanoux la protesta delle maestre valdostane

Un centinaio gli insegnanti di scuola dell'infanzia e primaria coinvolti. L’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato ha stabilito che i diplomati magistrali pre-2001/2002 non hanno diritto ad entrare nelle graduatorie ad esaurimento.
Protesta diplomati magistrali davanti a Palazzo regionale
Società

Sono un centinaio gli insegnanti valdostani dell’infanzia e primaria, con un’esperienza di oltre 20 anni alle spalle, che rischiano di trovarsi ai margini dalla scuola.

A fine dicembre l’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato ha stabilito che i diplomati magistrali pre-2001/2002 non hanno diritto ad entrare nelle graduatorie ad esaurimento. In tutta Italia si parla di  circa 60 mila docenti  che da anni insegnano nelle scuole perché reputati idonei allo scopo in virtù del titolo di studio acquisito. In Valle d’Aosta sono un centinaio. Lunedì mattina assieme ai loro colleghi di tutta Italia saranno in sciopero e dalle 9 si ritroveranno in piazza Chanoux ad Aosta per manifestare. Al presidio, auto-organizzato, al momento ha aderito il Savt.

Il gruppo di insegnanti dovrebbe essere ricevuto nella mattinata di lunedì dall’Assessore regionale all’Istruzione, Emily Rini.

A livello nazionale ieri c’è stato un primo confronto fra sindacati e il Ministero della Pubblica Istruzione. In attesa di un parere dell’Avvocatura dello Stato, le richieste sono state di: "salvaguardare l’anno in corso, tutelando la continuità didattica e la serenità del lavoro dei tanti docenti che in forza delle sentenze cautelari stanno operando con serietà nelle scuole, riaprire le graduatorie d’istituto per permettere l’inserimento dei docenti che, collocati in GAE e quindi in prima fascia d’istituto, erano stati esclusi dalla seconda fascia e salvaguardare i punteggi acquisiti mediante il servizio svolto in questi anni in forza delle sentenze cautelari".

Con la pronuncia del Consiglio di Stato chi in questi anni ha ottenuto l’assunzione  a tempo indeterminato con riserva – nessun caso in Valle – rischia ora il licenziamento mentre chi per anni ha ottenuto supplenze annuali sarà costretto ad accettare incarichi più brevi. Il precariato di questi insegnanti diventerà ancora più precario.

Il rischio, lamentano i docenti, è che a pagarne sia anche l'intero sistema scolastico valdostano. “Già quest’anno  – ricordano – per coprire tutti i posti alla primaria si è andati a pescare fuori fascia”. 

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