Pronto soccorso, nel 2018 raddoppiati gli accessi in elicottero

Il dato è stato reso noto dall’Usl e si riferisce al periodo 24 dicembre/7 gennaio. Quasi invariati, invece, gli accessi complessivi rispetto al 2017.
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2.073 accessi complessivi al Pronto soccorso tra il 24 dicembre 2018 e il 7 gennaio 2019. Di questi 503 pazienti sono stati portati nella struttura in ambulanza, 132 in elicottero mentre 1436 si sono presentati autonomamente.

Questi i dati presentati in una nota dall’Usl Valle d’Aosta che spiega come la maggior parte degli accessi nel periodo delle festività natalizie si riferisce a patologie traumatiche (741 pazienti), di cui quasi la metà (359) dovute a incidenti sulle piste da sci.

Tra gli sciatori, 33 sono stati ricoverati (1 in Rianimazione, 15 nel reparto di Ortopedia e Traumatologia, 311 dimessi), mentre l’85% ha riportato traumi da caduta accidentale e l’11% da scontro con un altro sciatore.

Raddoppiati gli accessi in elicottero rispetto al 2017/18

Il dato sugli accessi in Pronto soccorso della stagione precedente, 2017/18, è in linea a livello numerico, dato che erano stati 2.057. Significativo, però, è l’incremento dei pazienti arrivati con l’elicottero. Dai 66 dello scorso anno, infatti, il dato è perfettamente raddoppiato facendo segnare, si diceva, l’attuale 132.

Aumentato anche le patologie traumatiche, che sono state 599 nella scorsa stagione, 213 delle quali da incidente su piste da sci.

“Sappiamo bene che durante la stagione invernale l’affluenza in pronto soccorso aumenta in maniera significativa – spiega il dottor Stefano Podio, direttore della struttura Medicina e Chirurgia d’urgenza e accettazione e Emergenza territoriale/Pronto soccorso – ed in particolare nel periodo delle festività natalizie, tra la vigilia e l’Epifania. Siamo preparati a rispondere a questa variazione di flussi, che quest’anno, seppur complessivamente invariata nei numeri, ha fatto registrare un significativo aumento delle patologie di origine traumatica, soprattutto per incidenti sulle piste da sci”.

La struttura “fila”, il problema è il personale

Tra i numeri Podio fa notare una criticità che l’Usl conosce bene: la scarsità di eprsonale, nonostante le buone performance del Pronto soccorso.

“La presenza dell’Ambulatorio traumatologico del pronto soccorso ci permette di trattare i traumi in maniera specifica e specialistica, grazie alla disponibilità delle strutture interessate – spiega ancora il medico –. Purtroppo, la carenza di personale rischia di limitare la funzionalità di questa importante struttura e del Pronto soccorso in generale (soprattutto nei periodi di iper-afflusso e di sovraffollamento) che riusciamo a risolvere grazie all’impegno e alla professionalità di tutti gli operatori: barellieri, personale amministrativo, soccorritori, Oss, infermieri, medici”.

“Un dato importante – aggiunge Podio –, che pone in evidenza l’ottima risposta del sistema di emergenza ospedaliero: l’84% dei pazienti in Pronto soccorso, in esito ad un appropriato inquadramento diagnostico e terapeutico, viene dimesso e non necessita di ricovero nei reparti. Con vantaggi evidenti per i pazienti stessi e per tutto l’ospedale”.

Dopo le feste l’attenzione è all’influenza

Dopo il flusso di persone in Pronto soccorso sotto le festività natalizie, l’attenzione della struttura è adesso tutta rivolta alle prossime settimane, quelle nelle quali è atteso il numero maggiore di influenzati: “Ci prepariamo, adesso – chiude Podio –, ad affrontare il picco influenzale che è in ritardo rispetto all’anno scorso ed è previsto tra la fine del mese di gennaio e l’inizio di febbraio”.

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