Lo stress ossidativo: cos’è e come interviene sulla salute dell’uomo?

Numerosi lavori in letteratura suggeriscono un ruolo attivo dello stress ossidativo nell'alterazione funzionale del Sistema neuro-begetativo e nell'insorgenza di diverse patologie cliniche sia organiche che psichiche e pure nei processi d'invecchiamento.
Società

Il benessere psico-fisico-emotivo è un concetto “multimediale” talmente tante e diverse sono le variabili che confluiscono tra loro per determinarlo. Quando nei comuni esami del sangue abbiamo una alterazione dei parametri di riferimento ematici “normali” ci troviamo già di fronte ad un danno significativo delle membrane cellulari con morte cellulare, mentre sarebbe importante non giungere al danno, ma attivarsi prima che questo sia irreparabile.

Se quindi vogliamo veramente andare alla radice del problema e lavorare in vera prevenzione mantenendo la persona nell’ambito del Ben-Essere e non solo della Salute, intesa come assenza di malattia, dobbiamo monitorare la funzione degli organi ed i delicati equilibri omeostatici alla base dei processi di scambio di trans-membrana e di nutrizione cellulare.

Stress ossidativo

Lo stress ossidativo costituisce uno dei fattori di rischio emergenti per la salute ed è definito classicamente come l’effetto finale dello squilibrio fra produzione ed eliminazione di specie chimiche ossidanti, ossia dei ROS (Reactive Oxygen Species), generalmente di natura radicalica e centrate sull’ossigeno.

I radicali liberi sono prodotti di “scarto” che si formano naturalmente all’interno delle cellule del corpo quando l’ossigeno viene utilizzato nei processi metabolici per produrre energia (ossidazione).

Se sono in quantità minima aiutano il sistema immunitario nell’eliminazione dei germi e nella difesa dai batteri, ma quando prevale la produzione di radicali si viene a determinare un danno, definito stress ossidativo, che, a lungo andare, comporta una progressiva usura.

Oltre alle normali reazioni biochimiche di ossidazione cellulare, ulteriori condizioni possono contribuire alla formazione di radicali liberi e di acidosi tessutale:

  • le diete troppo ricche di proteine e di grassi animali saturi;
  • gli alimenti non tollerati o ad alto contenuto acidificante;
  • l’azione di molti inquinanti e conservanti;
  • il fumo di sigaretta, e l’eccesso di alcool;
  • una carente idratazione che non permette la corretta eliminazione renale degli acidi in eccesso;
  • le radiazioni ionizzanti e quelle solari;
  • molti farmaci ed in specie quelli ad alto impatto sulla matrice come cortisonici e antinfiammatori;
  • l’attività fisica intensa.

Numerosi lavori in letteratura suggeriscono un ruolo attivo dello stress ossidativo e di elevati livelli di acidosi tessutale nell’alterazione funzionale del Sistema Neuro-Vegetativo e nell’insorgenza di diverse patologie cliniche sia organiche che psichiche come pure nei processi d’invecchiamento, che si manifesteranno inizialmente con la comparsa dei M.U.S. (Medically Unexplained Symptoms) o Sintomi Vaghi ed Aspecifici che vedremo e descriveremo nei prossimi articoli.

Per questo motivo, negli ultimi anni il tradizionale approccio terapeutico a queste patologie si sta sempre più aprendo al contributo, talvolta determinante, degli integratori alcalinizzanti per tamponare l’acidosi tessutale da una parte e degli anti-ossidanti per prevenire i danni da stress ossidativo dall’altra.

Agenti antiossidanti e Benessere

Gli agenti antiossidanti possono agire singolarmente o interagire, proteggendosi a vicenda nel momento in cui vengono ossidati. Va tenuto presente che ciascun antiossidante ha un campo di azione limitato ad uno o due specifici radicali liberi. Pertanto solo un’alimentazione completa, con cibi che assicurano un ampio ed equilibrato spettro di nutrienti, può garantire un’efficace azione antiossidativa.

In una visione olistica non esistono protocolli terapeutici in funzione di una diagnosi sintomatologica, ma l’intervento del medico dovrebbe essere orientato a rafforzare la naturale tendenza dell’organismo all’autoconservazione (potere di auto guarigione insito in ogni persona) e questo intervento esige arte medica dove la guarigione non si ottiene con l’applicazione di un protocollo standardizzato di integrazione o peggio ancora di farmaci, ma è il “restauro” di un quadro clinico unico ed individuale.

Dott. Eugenio Sclauzero

Medico Chirurgo – Psicoterapeuta

Specialista in Ostetricia e Ginecologia

Per questo articolo si ringrazia la Società Dual Sanitaly divisione omeopatia Homeopharm.

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