“Il Bacino minerario di Cogne poteva diventare Patrimonio Mondiale dell’Unesco”

Dieci anni fa il Direttore dell'Unesco visitò il sito e ne rimase molto impressionato, "affermando che senza dubbio le miniere potevano diventare patrimonio dell'Unesco". La storia viene riportata alla luce dal Comitato spontaneo per la difesa del sito.
Società

Il Bacino minerario di Cogne poteva diventare Patrimonio Mondiale dell’Unesco. A ricordarlo, tirando fuori un aneddoto che ha per protagonisti Luciano Violante e il direttore generale dell’Unesco, è, all’indomani della scelta della Giunta di smantellare il sito, il Comitato spontaneo per la difesa del bacino minerario di Cogne e della ferrovia del Drinc.

In particolare il Comitato ricorda di quando, una decina di anni fa l’onorevole Luciano Violante ospitò il Direttore generale dell’Unesco e lo accompagnò a visitare l’intero bacino minerario, dalle acciaierie di Aosta, attraverso la ferrovia del Drinc, fino a Colonna.

Una visita che impressionò il direttore generale dell’Unesco, il quale dichiarò – spiega il Comitato spontaneo per la difesa del bacino minerario di Cogne e della ferrovia del Drinc –  che senza alcun dubbio il Bacino minerario di Cogne poteva diventare Patrimonio mondiale dell’Unesco. Informazione che Violante comunicò all’allora del Consiglio regionale attraverso una missiva.

“Oggi sappiamo, che invece di tutto questo il progetto della nostra amministrazione è una pista ciclabile al posto della ferrovia – conclude il Comitato – un centro benessere al posto delle “ville”, un piccolo museo con suoni e animazioni nel primo tratto della galleria del treno e un’eventuale “residenza temporanea” non meglio identificata a Colonna.“
 

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