Grattacielo, martedì la protesta degli inquilini scende in piazza

Nel frattempo la ditta costruttrice, silente fino a ieri, risponde al Comune e lunedì dovrebbe mandare un preventivo. Cauto il Sindaco Centoz: "Va bene, ma ci muoviamo anche con altre ditte".
Società

Martedì, in tarda mattinata, gli abitanti del “grattacielo alto” di Quartiere Cogne, ad Aosta, saranno in piazza Chanoux per protestare. Il tema del “picchetto” è noto: i ritardi nella consegna degli alloggi nuovi dietro il Cral Cogne – realizzati nel “Contratto di Quartiere I” –, quelli, di conseguenza, nei traslochi dal grattacielo le cui condizioni sono sempre più compromesse.

“Martedì saremo in piazza – spiegano i rappresentanti degli inquilini –, e ci sarà anche una troupe del Tg2 che prima farà le riprese nel ‘grattacielo’ e poi ci seguirà nella protesta”.

Nel frattempo, qualcosa si muove. Dopo il silenzio di questi giorni, con il Comune rimasto senza risposte alla richiesta formulata alla ditta costruttrice – il Consorzio Crea Costruzioni, con l’impresa Luna Costruzioni come capofila – di fare i lavori che permetterebbero di chiudere il collaudo, la risposta è arrivata.

Una risposta che riaccende un po’ di entusiasmo negli abitanti del vecchio palazzo malandato: “Hanno mandato una lettera di risposta scusandosi per ritardo – spiegano – e lunedì mattina presenteranno il preventivo per il lavoro. Difficile dire se sia un’ennesima ‘tirata’ di tempo, ma sarebbe proprio uno splendido regalo di Natale”.

Le perplessità del Sindaco

La lettera di risposta c’è stata, in effetti, ma il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz va con i piedi di piombo: “La ditta ha effettivamente risposto dopo dieci giorni dalla nostra richiesta – spiega –, abbondantemente dopo i termini che avevamo dato, accampando diverse scuse e dicendo che lunedì ci manderanno il preventivo di questi ultimi lavori”.

Le perplessità di Centoz sono proprio legate ai tempi, perché a quanto pare di questi “lunedì” il Sindaco ne ha visti diversi: “Stiamo mandando la risposta in cui diciamo che va bene, ma li avvisiamo che nel frattempo ci muoviamo contattando altre ditte. È un anno che siamo in ritardo con i collaudi, e se siamo arrivati a questo punto è perché ogni volta ‘lunedì’ dovevano mandarci un documento, un certificato, anche solo il libretto della caldaia e ogni volta bisognava sollecitare, richiamare. È un anno che va avanti così, per questo ci muoviamo già per vedere se altri sono disponibili”.

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