Al Traforo del Monte Bianco un nuovo sistema di controllo e comando degli impianti di sicurezza

Il nuovo dispositivo si chiama LOGOS (acronimo di Localizzare, Organizzare e Gestire le Operazioni di Sicurezza) e permette una acquisizione dati ben più alta rispetto alla precedente con una maggiore automazione delle operazioni da eseguire.
Traforo Monte Bianco
Società

Il Traforo del Monte Bianco ha un nuovo sistema di supervisione, controllo e comando degli impianti di sicurezza. Il nuovo dispositivo si chiama Logos (acronimo di Localizzare, Organizzare e Gestire le Operazioni di Sicurezza) e permette una acquisizione dati ben più alta rispetto alla precedente con una maggiore automazione delle operazioni da eseguire, rendendo ancora più rapido l’intervento delle squadre di sicurezza in caso di evento. Lo strumento analizza in permanenza 36.000 dati legati alla sicurezza, registrati dalle 157 telecamere e dai 4.000 sensori distribuiti lungo tutto il traforo. I 22 operatori che si avvicendano 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 possono, quindi, attivare e gestire rapidamente tutti gli impianti di sicurezza del Traforo: impianto di ventilazione, barriere, allertamento delle squadre di soccorso. Il nuovo dispositivo è costato 4 milioni di euro e per attivarlo sono stati eseguiti un milione di test, 12.000 dei quali in condizioni reali. 

 “Migliorando la prestazione del sistema di supervisione, si migliora ulteriormente la reattività degli operatori. Questo nuovo strumento è il frutto di una performance umana e tecnica: per la realizzazione di questo progetto sono state coinvolte 20 persone” spiega Cédric Petitcolin, capo progetto in seno al dipartimento tecnico e informatico del GEIE del Traforo del Monte Bianco.

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