Voulaz torna a puntare il dito contro il M5s, Ferrero annuncia la sua ricandidatura

In un comunicato l'organizer del Meetup Bassa Valle torna ad accusare i consiglieri pentastellati di Aosta Lotto e Pradelli. Stefano Ferrero, intanto, si prepara per le Regionali lontano dal MoVimento: "pronto a fare la mia parte con le mani libere".
Manuel Voulaz
Politica

MoVimento 5 stelle, lo scambio di accuse continua. I fatti sono noti, ma i contorni sono sempre più fumosi. Una certezza c’è: all’interno dei pentastellati valdostani la tensione è alle stelle.

Dai fasti della vittoria elettorale alle Politiche del 4 marzo, il giorno dopo il M5s ha cominciato a scricchiolare nel paradosso del breve lasso di tempo che ha separato i sorrisi di Elisa Tripodi – in questi giorni a Roma, pronta a cominciare il suo mandato da “Onorevole” – al trauma del “day after” con l’abbandono, pieno di polemiche, dei consiglieri regionali Stefano Ferrero e Roberto Cognetta.

Polemica proseguita nei giorni seguenti, a colpi di “j’accuse” reciproci tra il MoVimento e gli ex-consiglieri, nel frattempo sbarcati nel Gruppo misto in Consiglio Valle. A questo si è aggiunto l’abbandono, altrettanto litigioso di Manuel Voulaz, organizer del Meetup Bassa Valle, il 6 marzo.

Un “terremoto” di tre giorni che non si è ancora fermato, come dimostra una nota dello stesso Voulaz che punta il dito contro i due attuali Consiglieri comunali pentastellati di Aosta Luca Lotto e Patrizia Pradelli riferendosi ad una mail inviata dall’ex organizer in Consiglio comunale e letta dal Presidente Monteleone, omettendo i nomi ma chiedendo in aula ai consiglieri di non usare la propria carica per questioni interne ai partiti.

Voulaz allega la lettera, che recita: “Con la presente nella funzione di Consiglieri del MoVimento 5 Stelle siamo a richiederTi l'inoltro del testo dell'esposto a tua firma presentato presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Aosta nei mesi scorsi”, firmata Lotto-Pradelli.
Esposto in Procura del quale Voulaz scrive diffusamente: “La richiesta dei due consiglieri riguarda una mia querela relativa all'incontro del 21 luglio 2017 con l'ex deputato Ivan Della Valle. Durante tale incontro, il capolista in pectore del M5s, Luciano Mossa, lesse ai presenti una lettera, con svariate accuse rivolte a me, Roberto Cognetta e Tania Piras, nella quale si chiedeva ai vertici nazionali di prendere dei provvedimenti nei nostri confronti. Alla lettera venivano apposte le firme di tutti coloro che erano d'accordo nel formulare tale richiesta. Inoltre durante la serata mi venne rivolta l'accusa di appropriazione indebita. Ritenendo false e lesive della mia persona le dichiarazioni contenute nella lettera e fatte oralmente, il lunedì successivo (24 luglio) mi recai in procura a sporgere querela contro i firmatari. La querela, di fatto, la feci contro ignoti, in quanto la lettera non mi era mai stata consegnata, nonostante le numerose richieste”.

La chiusa è dura, con Voulaz che si dice “sgomento” per il fatto che “la richiesta sia stata fatta utilizzando la carica di consigliere comunale, ovvero di pubblico ufficiale, inserendo addirittura nell'indirizzo di mittenza quello del Consiglio Comunale di Aosta. Un gesto che ritengo inaccettabile. Tutte le mie segnalazioni sono sempre cadute nel vuoto, ignorate dai vertici del MoVimento che hanno invece ritenuto più gravi i 300 euro di multa del consigliere Cognetta. Questi e molti altri motivi sono quelli che mi hanno spinto alla dolorosa decisione di lasciare il MoVimento 5 Stelle”.

Patrizia Pradelli, capogruppo 5 stelle in Comune non rilascia dichiarazioni, e si dice stufa di parlare della situazione.

Intanto Stefano Ferrero, abbandonato che fu il Movimento, annuncia l’intenzione di non voler abbandonare la politica. Sul suo sito web scrive infatti che: “È ora di andare avanti, di voltare pagina. Possiamo farlo con l’aiuto di tutti i valdostani stanchi come me di questa situazione, i valdostani ‘puliti’ che hanno voglia di impegnarsi con onestà, coerenza e passione per ricostruire la Valle d’Aosta, per fermare la discesa nel baratro”. E aggiunge: “Nessun intrallazzo, nessun privilegio: onestà, legalità e cuore e ce la potremo fare. Io sono pronto a fare la mia parte con le persone giuste e le mani libere”. I ben informati lo danno già in lista con Mouv. 

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