Turismo, Verrès e Arnad dialogano con la Cina

A fine maggio ci sarà una visita in Valle d'Aosta di una delegazione di amministratori e operatori turistici cinesi. L'iniziativa è organizzata dai due Comuni assieme a Varallo e Orta San Giulio. Giovenzi: "Coinvolto l'assessorato regionale al Turismo".
Politica

Tutto è partito da un viaggio fatto in Cina, nel maggio dell'anno scorso, per partecipare all'International mayor’s forum on tourism di Zhengzhou: un'iniziativa rivolta ai sindaci delle città di tutto il mondo, organizzata ogni due anni dall'Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni unite e da istituzioni cinesi, con lo scopo di "analizzare il ruolo del turismo nell'accellerare le relazioni tra città".

"Siamo andati lì per cercare di agganciare dei tour operator cinesi, come abbiamo fatto anche in Georgia poco tempo fa", racconta il sindaco di Verrès Alessandro Giovenzi che ha partecipato al forum di tre giorni assieme al vicesindaco Alessandro Rossi. "Mentre eravamo alla conferenza abbiamo conosciuto gli amministratori di due paesi sul lago d'Orta, realtà comunque vicina a noi, con cui abbiamo deciso di sviluppare assieme un progetto".

L'idea è quella di invitare in Italia, a fine maggio, una delegazione di amministratori e operatori del turismo cinesi: "la parte politica in Cina è importante per dialogare con chi lavora nel turismo", spiega Giovenzi. Al progetto partecipano, oltre a Verrès, anche Arnad e i due comuni del novarese: Varallo e Orta San Giulio. La visita, nella parte che riguarda la Valle d'Aosta dovrebbe durare quattro giorni.

Il costo dell'operazione è basso: la partecipazione al progetto di Verrès è di 2 mila e 500 euro, iva esclusa. L'efficacia però di un piano che vede quattro piccoli Comuni interfacciarsi direttamente per promuovere il turismo con una grande nazione come la Cina è da dimostrare: "Ma noi non li teniamo mica quattro giorni tra Verrès e Arnad – spiega Giovenzi – anzi ci incontreremo con l'assessorato regionale al Turismo per organizzare bene le cose".

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