Stallo di Governo, si avvicina la soluzione?

All’orizzonte si profila una nuova maggioranza a diciotto composta da Uv, Uvp, Alpe, Stella Alpina, Pnv e Rini. Il nodo delle poltrone sembra, infatti, esser stato sciolto
Riunione Autonomisti  - gruppo 15
Politica

Se i 15 hanno trovato la soluzione, per uscire dalla nuova crisi che da settimane blocca l’attività politica e amministrativa di piazza Deffeyes, lo si capirà nelle prossime 24/36 ore.
Questa mattina le delegazioni dei movimenti sono tornate a riunirsi in casa del Galletto. Un confronto, durato quasi due ore, al termine del quale il presidente incaricato Albert Chatrian si è limitato a dire: “Entro stasera, al più tardi domani mattina, faremo il punto della situazione per poter presentare comunque una soluzione, sia per approvare il bilancio modificato, che per dare risposte alla collettività”.

Riunione Autonomisti - gruppo 15
Riunione Autonomisti – gruppo 15

All’orizzonte si profila una nuova maggioranza a diciotto composta da Uv, Uvp, Alpe, Stella Alpina, Pnv e Rini. Il nodo delle poltrone sembra, infatti, esser stato sciolto. Pnv che fino a qualche settimana fa rivendicava due posti, è ora intenzionato a “farsi bastare” la presidenza della Regione. Incarico da affidare ad Antonio Fosson. Per la consigliera Emily Rini sarebbe invece pronto l’Assessorato alla Sanità. Gli altri assessorati andrebbero a spartirseli Uv (2), Uvp (1+ la presidenza del Consiglio), Alpe (1), Stella Alpina (1). Non mancano però da più parti resistenze a questa soluzione, considerata debole.

Per questo l’auspicio di molti è di poter includere nella partita Impegno Civico, per arrivare almeno ad una maggioranza a venti.
Il movimento ieri sera si è riunito in assemblea a Saint-Vincent  per affrontare l’attuale situazione politica. Una lunga e animata discussione intorno a due ipotesi: stare all’opposizione rispondendo picche ad entrambe le parti in campo (i 15 autonomisti da una parte, la Lega e Mouv dall’altra) oppure farsi promotori di una soluzione “di emergenza”.

Quest’ultima, come peraltro già anticipato da Elio Riccarand nelle scorse settimane ai 15, vedrebbe la proposta di un governo di garanzia, composto da tecnici, con un cronoprogramma ben definito e delimitato.
L’assemblea però al momento non ha fatto altro che discutere le due proposte, trovandosi peraltro spaccata, senza assumere una decisione. La prossima settimana tornerà a riunirsi il gruppo consiliare allargato e successivamente verrà indetta un’altra assemblea. A quel punto, però, la soluzione di Impegno civico potrebbe esser superata dagli eventi, o meglio dalla mozione di sfiducia dei 18.

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