Saint-Vincent: avanti con il recupero delle nuove terme, ma è stallo sulla parte antica

Per settembre previsti i lavori per una nuova piscina, area relax e una sauna con vista sulla Valle centrale. La Fons salutis che da accordi tra il Comune e l'azienda vincitrice del project financing doveva tornare in funzione, sarà solo ristrutturata.
Terme Saint-Vincent
Politica

Un passo in avanti per il project financing tra Comune e la Saint-Vincent Thermae Spa srl, società formata dalla Bonatti spa di Parma, da Ergon Engineering srl e Europam srl: è stato infatti approvato dalla Giunta di Saint-Vincent il progetto definitivo che prevede, a spese dell'azienda, la ristrutturazione dei locali delle vecchie terme del paese e l'ampliamento di quelle nuove.

Sulla distribuzione del milione di euro – esclusi gli oneri – investito dai privati tra il primo e il secondo obiettivo la situazione è un po' più complessa. “Inizialmente si doveva intervenire per il recupero della vecchia Fons salutis, con destinazione da definire – spiega l'assessore competente Marco Maresca – ma si è passati dal ripristino della mescita, poi ad un centro congressi, fino a limitarsi al restauro”.

Con il tempo quindi, l'impegno sulla parte più antica delle terme “è diventato sempre più leggero”, 392 mila euro del milione investito, avvantaggiando invece l'ampliamento della parte nuova, 610 mila euro, sulla quale è più facile operare. Qualcosa potrebbe ancora cambiare “perché – spiega Maresca – sulla parte della Fons salutis (quella antica, ndr) si deve esprimere ancora la Sovrintendenza regionale, che potrebbe chiedere di mutare l'intervento, se i suoi contenuti si rivelassero troppo scarsi”.

Per dirla in parole povere, l'accordo tra azienda e Comune, firmato dalla passata Amministrazione, era per recuperare la funzionalità delle vecchie terme a spese dei privati, in cambio di trent'anni di proprietà: fino al 31 dicembre del 2043. Il denaro però si è presto concentrato soprattutto sulla parte nuova, più facile da far rendere: “Su questi aspetti le posizioni in Giunta sono varie – spiega Maresca – diciamo che si può anche accettare il recupero conservativo, a patto che sia fatto in modo da far resistere bene alle intemperie tutti i vecchi locali”.

“La terapia idropinica è stata portata in parte negli ambulatori e l'acqua da bere è stata deviata nella struttura nuova, lasciando andare un po' la parte vecchia, dove per fare qualcosa ci vogliono grossi investimenti – aggiunge l'assessore – ma noi vorremmo almeno che le vecchie terme siano rimesse in funzione”.

D'altra parte però non conviene tirare troppo la corda con il privato. Se è vero che lo scopo originale del project financing era diverso da quello che sembra emergere, “da parte del Casinò che con il Billia ha fatto la sua spa e da parte del Comune che ha costruito il suo centro congressi c'è stata della concorrenza che non avrebbe dovuto esserci”.

Nell'ampliamento previsto nella struttura nuova i lavori saranno distribuiti tra un'area del parco e la terrazza: “Da settembre cominceranno i lavori per una nuova piscina, più o meno di 16 metri quadri con un area relax, oltre che ad una nuova sauna con la vista sulla valle”, spiega Giovanni Pastorino, presidente di Via delle terme, società che ha affittato la gestione dello stabilimento.

La proprietà delle terme d'Ayas passa a Via delle terme

Dalla settimana scorsa Via delle terme, oltre a gestire un altro stabilimento a Genova, ha acquisito Monterosa terme ad Ayas: “Il personale è rimasto lo stesso, ma c'è il nostro coordinamento e direzione – racconta Pastorino – chi compra un biglietto può utilizzarlo in tutte e tre le strutture e dai primi di luglio unificheremo gli orari”. Su come ripianare il buco da 160 mila euro fatto nel primo anno dalla precedente gestione, sono ancora in corso le trattative.

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