Renzi a Nus: “la Vda è un luogo dell’anima, può giocare un ruolo strategico nei prossimi anni”

Matteo Renzi ha ascoltato prima le istanze portate da alcune associazioni: Filippo Gérard per l'Adava, Ferruccio Fournier dell’Associazione degli impianti a fune e infine e Gianni Champion per gli agricoltori.
Matteo Renzi con Laurent Viérin
Politica

Matteo Renzi con il suo tour “Destinazione Italia” questa mattina ha fatto una tappa veloce anche in Valle d’Aosta e, più di preciso, a Nus. Il segretario del PD non è potuto, però, arrivare come di consueto in treno e si è dovuto –  è già accaduto anche in altre realtà italiane –  piegare all’arretratezza della infrastruttura ferroviaria valdostana che non può accogliere un treno a trazione elettrica.

Ad accogliere Matteo Renzi presso l’agriturismo di Maison Rosset, nel comune che è anche la casa di Irene Deval, alla guida del Pd valdostano, il Presidente della Regione Laurent Viérin, l’Assessore Jean-Pierre Guichardaz, il sindaco di Aosta Fulvio Centoz e il Presidente del Consiglio comunale di Aosta Michele Monteleone oltre a diversi rappresentanti di comuni, associazioni di categoria, sindacato, enti e realtà attive in Valle d’Aosta.

Matteo Renzi ha ascoltato poi le istanze portate da alcune associazioni: in primis l’Adava, l’Associazione degli albergatori della Valle d’Aosta con il suo Presidente Filippo Gérard, poi Ferruccio Fournier dell’Associazione degli impianti a fune e infine la Cia, la Confederazione degli Agricoltori, guidata da Gianni Champion.

Poi Renzi ha parlato brevemente alla platea. Lo stile è quello informale e amichevole di sempre: “questo tour l’ho voluto per ascoltare i territori, vengo per prendere degli appunti non per fare comizi”. Nella tappa valdostana, oltre a fare l’esperienza di girare la polenta, Matteo Renzi ha sottolineato  le bellezze naturali del territorio e la necessità di investire sul tema turismo, si è soffermato sulla valorizzazione e l’export dei prodotti valdostani e sulla necessità di semplificare e snellire la burocrazia. “La Valle d’Aosta ha delle potenzialità immense, il mondo chiede sempre di più dei luoghi dell’anima, per cui sono convinto che questa regione possa giocare un ruolo strategico nel futuro, bisogna però avere voglia di vivere non solo di passato e di ricordi” ha detto Renzi alla fine del suo discorso.

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