“Quell’aeroporto chiuderà”. I grillini denunciano sprechi e inefficienze del nuovo Corrado Gex

Per il Movimento 5 Stelle, l'aeroporto "è un nuovo trenino di Cogne". Il volo notturno o con brutto tempo "è solo un sogno" e il traffico commerciale "non decollerà mai". Presentato ieri sera un dossier dal titolo "Airport 2011, il trenino con le ali".
Francesco Statti del Movimento 5 stelle
Politica

A 15 mesi dalla riapertura della pista, dopo l’allungamento, l’aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe non ha ancora avviato la sua attività“. A dirlo è Francesco Statti del Movimento 5 Stelle valdostano, che ha presentato ieri sera a Morgex un dossier dal titolo “Airport 2011, il trenino con le ali“. Statti ha aggiunto: “La pista non è ancora stata certificata. La procedura di atterraggio è stata effettuata, ma per il solo volo a vista e non per quello strumentale, che era l’obiettivo dell’ampliamento“. In sintesi: “Per ora i voli notturni o in condizione di scarsa visibilità sono solo un sogno, e i voli commerciali sono già terminati perché i passeggeri erano troppo pochi: il volo Angers-Aosta che ha fatto più passeggeri ne ha portati in Valle sei“.

Il “padre” del nuovo aeroporto, secondo i grillini, non è né Luciano Caveri, che fece dell’allungamento della pista uno dei cavalli di battaglia della sua presidenza, né Augusto Rollandin, che l’ha ridimensionata ma l’ha portata avanti. “Il vero fautore del nuovo aeroporto è Elio Riccarand – ha detto Stefano Ferreroquando è stato assessore ai Trasporti per i Verdi: nel 1995 sostenne che ‘per fare un ulteriore salto di qualità e garantire voli tutto l’anno bisogna allungare la pista a 1500 metri, illuminare tutte le piste, costruire un’aerostazione ed avere un sistema di radio assistenza per gli atterraggi strumentali‘”.

Dell’argomento si occupò poi Demetrio Mafrica (Pds), e la decisione definitiva per l’allungamento della pista e l’ammodernamento dell’aeroporto fu assunta nel 2003 dalla giunta guidata da Roberto Louvin, con assessori anche Carlo Perrin, Franco Vallet e Gino Agnesod, oggi nell’Alpe, e Piero Ferraris, ex Ds.

Le giunte che si sono susseguite – ha concluso Ferrero – si sono trovate con il cerino in mano e la certezza che un aeroporto come questo non potrà mai funzionare, ma nessuno ha il coraggio di assumersi la responsabilità politica di dire basta. Allo stesso modo, nessun partito dell’opposizione può criticare le scelte, perché le hanno prese i suoi stessi uomini: nessuno ha le mani libere“.

Per il Corrado Gex sono stati spesi finore 42 milioni di euro, con “incarichi ai soliti noti, come l’architetto Serafino Pallu, che per progettare una striscia d’asfalto ha incassato mezzo milione, e l’ingegner Giulio Vallacqua“, spese “folli” e “lavori accavallati”, come l’illuminazione della pista, conclusa nel 2005 spendendo 12 milioni e mai utilizzata, per poi essere “rifatta con l’allungamento della pista“. Air Vallée, Avda (che gestisce l’aeroporto) e Regione sono in conflitto, e Michele Costantino, amministratore delegato di Air Vallée e Avda, verrà a volare in Valle “solo se gli daranno un sacco di soldi, per far volare aerei vuoti con quattro gatti a bordo ogni settimana“, ha detto Ferrero.

Con il vecchio aeroporto, il solo volo per Roma faceva viaggiare 9 mila passeggeri all’anno – ha aggiunto Ferrero – e l’obiettivo del nuovo aeroporto è di arrivare a 45 mila. L’equilibrio economico si raggiunge a 900 mila passeggeri all’anno“. Il Corrado Gex, secondo i grillini, “non ha alcuna prospettiva di sviluppo” e al costo di oggi “si aggiunge un costo per i nostri figli, costretti a ripagare i prestiti obbligazionari che la Regione ha sottoscritto per queste spese folli e inutili”. Il dossier presentato ieri sarà consegnato alla Corte dei conti nei prossimi giorni.

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