Pd, a un mese dalla primarie Timpano prevale su Donzel

L'assemblea rovescia il risultato nelle urne di un mese fa, eleggendo con due soli voti di scarto Sara Timpano, 31 anni, dipendente regionale. Forti le tensioni tra correnti del partito, con un dibattito acceso e interrotto a più riprese dai litigi.
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Politica

Due settimane fa era finita in un clima tutt'altro che amichevole tra i componenti delle varie correnti, con un risultato di perfetta parità tra i voti, 21, ottenuti da Sara Timpano, gli stessi raccolti dall'ex consigliere regionale Raimondo Donzel. Questa sera la situazione non è cambiata di molto, ma a far la differenza è stato il subentro di una delegata della mozione Timpano, a sostituire un'assenza – per motivi di salute – che la settimana scorsa aveva pesato. L'unica astensione espressa due settimane fa è invece rimasta tale.

Per questo, Timpano, 31 anni, dipendente regionale, è stata eletta segretaria del Partito Democratico della Valle con 22 voti, contro i 20 raccolti da Donzel. La neo segretaria è riuscita a raccogliere in assemblea una parte dei voti dei 10 delegati eletti nella mozione a sostegno di Giovanni Sandri, che si sono aggiunti ai suoi 15. Donzel, che pure un mese fa aveva raccolto più voti tra il popolo di simpatizzanti e sostenitori delle primarie, aggiudicandosi 19 delegati, si è visto ribaltare il risultato in assemblea.

Inutile dire che la cosa non è andata giù al già segretario ed ex assessore regionale, ora però sospeso dal Consiglio Valle per gli effetti della legge Severino: “Oltre al veto sulla mia persona si stanno già mettendo veti per la composizione della segreteria – ha detto Donzel – dalla mozione Timpano abbiamo ricevuto il solito messaggino che non dava la disponibilità all'incontro. Non credo che così si costruisca un modello unitario”.

Timpano ha allora replicato bollando come “fake news” le accuse di veti e motivando la scelta di non volere Donzel segretario proprio per via della condanna in secondo grado che ne ha causato la sospensione dal Consiglio Valle. La scelta di questo argomento ha scatenato il putiferio, con il neoeletto presidente dell'assemblea Sandri che ha avuto difficoltà a riportare l'ordine.

“I giovani hanno voluto le primarie e casualmente le primarie sono state vinte da Donzel – ha replicato l'ex consigliera regionale, anche lei sospesa, Carmela Fontana – allora hanno detto che non vale e le due mozioni di minoranza si sono messe assieme dicendo che la maggioranza era minoranza: bell'esempio di democrazia”. Fontana poi ha attaccato la mozione Timpano anche per la scelta di Sandri presidente: “Dite di essere quelli giovani, ma poi avete scelto un presidente che fa politica dal '68”.

“Vorrei dare la prima buona notizia del giorno, ovvero che il nostro congresso è finito – ha detto Timpano dopo essere stata eletta – ora comincia una fase di costruzione”. La neo segretaria ha promesso “una conferenza programmatica per definire cosa ci divide e per arrivare su questi temi a un mediazione: magari useremo anche lo strumento dei referendum con gli iscritti, senza preclusioni”.

Già però le premesse della discussione sulla scelta della direzione ha di nuovo accesso gli animi, con Timpano che ad oggi non sembra in grado di trovare toni e argomenti per evitare lo scontro con i componenti della mozione Donzel che, dai loro posti, hanno ribattuto e interrotto anche il suo discorso di insediamento.

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