Legge di stabilità 2018, Marguerettaz pronto a votare la fiducia al Governo

"Il mio voto alla manovra sarà di astensione mentre confermo la mia volontà di rinnovare, se sarà posta, la fiducia al Governo" ha detto questa mattina intervenendo in aula il deputato valdostano.
Rudi Marguerettaz
Politica

Un voto di astensione alla manovra ma, se sarà posta, di fiducia al Governo. E' quanto annunciato in aula dal deputato valdostano Rudi Marguerettaz, intervenendo sulla Legge di stabilità, approdata questa mattina alla Camera.

Nel suo intervento Marguerettaz ha ricostruito quanto avvenuto negli ultimi mesi. "Il governo per voce del vice ministro Morando ha riconosciuto pubblicamente che in questi anni alla Valle d’Aosta è stata richiesta una compartecipazione eccessiva al ripianamento dei debiti dello Stato" ha sottolineato Marguerettaz citando il miliardo e 256 milioni di euro che la Valle d'Aosta in questi sei anni ha dato, pari a 10mila euro a valdostano. 

"Il confronto fra il Governo e la Regione, per questa legge di bilancio, si è svolto con un comune obiettivo: rendere più equa questa situazione" ha ricordato Marguerettaz dicendosi sicuro della "buona fede che ha guidato l’azione del Governo. Riconosco lo sforzo fatto per reperire le risorse che hanno portato alla formulazione dell’emendamento che ci riguarda".

Sul testo, passato in Commissione bilancio della Camera, il deputato, citando la sentenza della Consulta, ha aggiunto: "Una cosa pare chiara a me che non sono un fine giurista ma un semplice montanaro, se il contributo è espressamente circoscritto fino al 2017 non si può certo pensare che vi siano altri accantonamenti dal 2018 in avanti". E ancora "ho l'impressione che la mano del funzionario abbia prevalso su quella della politica. Questa impostazione genererà altri contenziosi dai quali ne deriverà che o lo Stato o la Regione dovranno rimettere mano ai loro bilancio".

Infine sul voto di fiducia il deputato valdostano ha spiegato che "vuole essere un auspicio. Mi auguro, perché credo sia interesse dello Stato che della Valle d’Aosta, che si utilizzi anche questo ultimo scampolo di legislatura per continuare un confronto e trovare soluzioni diverse da quelle che oggi discutiamo Si darebbe così seguito all’Odg del senatore Lanièce accolto come raccomandazione e che oggi risulta disatteso". 

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