La Regione torna ad aprire il portafoglio per il Casinò e per Cva arriva la quotazione in borsa

Sono alcune delle novità contenute nella legge di bilancio. Previsto un trasferimento di 28 milioni di euro al Casinò, l'estinzione del mutuo da 20 mln contratto da Casinò con Cva e i primi passi verso la privatizzazione.
Casinò di Saint-Vincent
Politica

La quotazione in borsa di Cva, un trasferimento di 28 milioni di euro al Casinò “come ristoro per i lavori di ristrutturazione” e ancora l’estinzione del mutuo di 20 milioni di euro che il Casinò ha contratto con Cva, oltre al primo passo verso la privatizzazione della casa da gioco. Sono “i piatti forti” del bilancio regionale, approvato oggi in Giunta regionale.

Per il trasferimento di 28 milioni di euro l'Assessore regionale al Bilancio ha parlato di “ristoro”. “Scriviamo oggi nero su bianco quanto anticipato in Consiglio” ha spiegato Ego Perron “Il presupposto dal qualche siamo partiti è che gli investimenti di ristrutturazione sono stati fatti direttamente dal Casinò, quindi, in modo anomalo rispetto ai rapporti fra concedente e concessionario, il patrimonio è stato conferito alla società e questo ha permesso tempi rapidi nella realizzazione ma ha comportato disagi per la contabilità della casa da gioco.” "I 28 milioni – ha aggiunto il Presidente della Regione, Augusto Rollandin – vengono oggi restituiti al Casinò, sono soldi che erano in dotazione alla casa da gioco e sono stati usati per i lavori, esponendosi con le banche e avendo degli oneri aggiuntivi che noi vogliamo eliminare. Non abbiamo dato questi soldi per la gestione perché siamo tutti coscienti che la gestione non va bene".

I soldi al Casinò arriveranno da Cva attraverso l'operazione di quotazione in borsa. E' infatti previsto da parte della Compagnia valdostana delle acque un anticipo di liquidità che sarà riversata direttamente sul bilancio regionale. Anticipo che finirà al Casinò per "i maggiori costi sostenuti per la ristrutturazione". Legato sempre al discorso della quotazione in borsa di Cva, l’estinzione del mutuo di 20 milioni di euro contratto dal Casinò con la partecipata regionale. “Così Cva viene collocata sul mercato senza indebitamenti” sottolinea Perron. 
L’operazione sulla Compagnia valdostana delle acque, ai blocchi di partenza, dovrebbe concretizzarsi fra un anno e mezzo. “Credo che la decisione di quotare Cva sia il frutto di una sana e efficace politica energetica, la regione ha sfruttato bene le sue acquee e oggi per diversi motivi noi intraprendiamo questo passo che è importante per quotare uno dei nostri gioielli non solo sul mercato nazionale ma internazionale con tutti i benefici che questo porterà”. L'operazione è inoltre legata alla legge Madia. "L'attuazione della Madia porta ad intervenire sulla questione Cva – ha aggiunto il Presidente della Regione, Rollandin –  ci sono delle norme da attuare che portano ad un bivio: o portare in borsa o vendere tutto".

Infine sempre sul Casinò viene data attuazione al programma di maggioranza, aprendo alla gestione privata della struttura. “Oggi modifichiamo la legge istituiva del Casinò immaginando la possibilità che attraverso una procedura di gara la regione possa concedere ai privati la gestione della Casa da gioco e del complesso alberghiero” ha spiegato ancora Perron. L’Assessore ha poi confermato l’interesse da parte della multinazionale americana Hard Rock.

“Ha un programma di sviluppo interessante nel prossimo decennio, nell’ambito del quale c’è stato un interesse per quanto riguarda il complesso di Saint-Vincent (Casinò+Hotel) che ricalca il suo modello gestionale”. Perron ha escluso che vi siano trattative in corso. “Ci è stato manifestato un potenziale interesse, come sta facendo per altre strutture in Europa. Con questa norma abbiamo voluto non precluderci la possibilità.  Questo interesse dimostra comunque un’appetibilità della struttura rinnovata”.

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