La ciclabile della Plaine si chiamerà Vélo Doire: previsti 115 mila euro di interventi

Quest'inverno sarà rifatto il manto, poi saranno sviluppati depliant turistici, dieci totem informativi e anche la segnaletica per migliorare la sicurezza in caso di incidenti. Uno dei tre lotti mancanti, tra Fénis e Saint-Marcel, sta per essere affidato.
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Politica

Ora la pista ciclabile della Plaine d'Aoste ha un nome e si chiama Vélo Doire. Ad illustrare le prossime iniziative riguardo al percorso è stato questo pomeriggio il presidente dell'Unité Mont-Emilius e sindaco di Quart Jean Barocco: “Ci sono circa 115 mila euro di lavori previsti – fa sapere – durante l'inverno sarò rifatto il manto, in seguito saranno installati 10 totem informativi lungo il percorso e avvieremo manutenzione e integrazioni della segnaletica”.

Riguardo a quest'ultima, un punto importante serve a facilitare eventuali soccorsi: “Se qualcuno si fa male sulla pista ora come ora ha difficoltà a segnalare dov'è – spiega l'assessore regionale al Turismo e Trasporti Aurelio Marguerettaz – per questo abbiamo pensato anche a dei cartelli che segnalino il chilometraggio”.

Assieme alla scelta del nome, l'azienda di grafica “?B! Conseil-Baratti” di Bruno Baratti ha realizzato un nuovo logo per la pista; saranno poi stampati dei depliant che illustrano il tragitto, oltre alla realizzazione di un sito internet (omonimo alla pista) con le varie pagine social.

Il progetto della ciclabile parte dal 1996 e “per realizzarla sono stati investiti 6 milioni e 313 mila euro”, fa sapere l'assessore alle Opere pubbliche Mauro Baccega. Ad oggi il percorso parte dal campo sportivo di Sarre e arriva nell'area sportiva di Saint-Marcel, poi riprende con un anello a Fénis. Per il quinto lotto, dal cimitero di Fénis fino al vicino canale Cva, sono in affidamento i lavori, mentre mancano ancora due lotti – uno dei quali ancora tutto da pensare – per unire le due località.

“Una volta finito tutto si potrà arrivare fino alla stazione dei treni di Châtillon – spiega Barocco – e anche l'Unité Grand Paradis si sta muovendo per realizzare dei tratti”: l'ultimo inaugurato, ad esempio, è quello tra Sarre e Saint-Pierre, anche se manca ancora il collegamento fino al campo sportivo, in modo da unirsi con il Vélo Doire.

“Fin qui c'è stato lo sforzo del pubblico, che ha fatto investimenti – ha commentato Marguerettaz – io spero però che sia lanciato anche un segnale al privato: queste strutture servono per far partire iniziative imprenditoriali, sia riguardo all'accoglienza, sia al discorso delle bici elettriche”. A proposito di E-bike, Barocco fa sapere che “si sta pensando di installare punti di ricarica per questi mezzi”.

I passaggi sulla pista nell'ultimo anno sono stati 143 mila e 641, un numero ingente, ma che comprenderebbe ancora poca gente che si sposta in questo modo per andare a lavoro: “Bisogna ancora migliorare i collegamenti con l'area urbana di Aosta”, sostiene Marguerettaz.

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