Aosta, la minoranza: “I fondi dell’addetto stampa per abbattere le barriere architettoniche”

È polemica in Consiglio comunale sui 118mila euro in tre anni per l'assunzione di un addetto stampa. L'opposizione propone di usare le risorse per mettere in sesto le strade della città, proposta rigettata dalla maggioranza.
Il Consiglio comunale di Aosta
Politica

È polemica in Consiglio comunale ad Aosta sulla verifica degli equilibri di bilancio che prevede 118mila euro in tre anni “con economie di spesa del personale la spesa per assunzioni a tempo determinato per 18mila euro nel 2017, e 50mila nel 2018 e 2019”.

Assunzione che, come rivelato dal Sindaco Centoz in Commissione consiliare la settimana scorsa, verterà su un addetto stampa per il Comune, figura che mancava da gennaio, dopo i rilievi fatti dalla Corte dei Conti. La notizia ha fatto infuriare la minoranza che, con una mozione collegata, chiedeva che i 118mila euro in questione venissero utilizzati per adottare un piano di abbattimento delle barriere architettoniche del Capoluogo.

Centoz in realtà taglia corto, su questa richiesta: “Queste risorse – spiega – sono sul triennio, 18mila per il 2017, 50mila per il 2018 e altri 50mila per il 2019, e non vedo nulla di strano sul fatto che il Comune abbia necessità di un addetto stampa. Inoltre si vogliono mettere 18mila euro su un capitolo di spesa che ne ha già un milione, un capitolo già molto capiente con l'assessore Lancerotto che ha preso più volte impegni sull'abbattimento delle barriere architettoniche, con specifici obiettivi dirigenziali e con diversi lavori già cominciati”.

La minoranza la prende male: “Dire che in quel capitolo di spesa ci sono già molti soldi – attacca Gianpaolo Fedi, Alpe – è ridicolo, la situazione vera dell'accessibilità è sotto gli occhi di tutti. Di che città stiamo parlando?”. Parla invece di “Scena ridicola fatta di 'garbugli' giuridici per non destinare i soldi, 118mila euro, per aiutare le persone disabili a superare le proprie difficoltà” il consigliere leghista Andrea Manfrin, che proprio sulla mancanza di risorse punta il dito: “Avete sempre detto che non c'erano i soldi per mettere uno stallo per disabili ogni 50 posti auto, che non c'erano i fondi per spostare un palo della luce in mezzo ad un marciapiede in via Chambéry, ma oggi il capitolo di spesa è capiente e ampio. Un addetto stampa non copre i vostri problemi”.

Tema sul quale insiste anche Patrizia Pradelli, MoVimento 5 Stelle: “Questi 118mila euro devono essere un investimento per i cittadini, non per un Sindaco che per risparmiare ha tolto la mensa ai dipendenti e diminuito i dirigenti comunali”. Duro Étienne Andrione, Gruppo misto di minoranza: “La sicurezza ad Aosta, per tutti e a maggior ragione per chi è disabile, è disastrosa ed il Comune continua a perdere cause su cause. Voi non aiutate i disabili ma di fatto li create per come sono tenute le strade”. Per Carola Carpinello, invece “I cittadini prenderanno atto che ciò che vi interessa è mantenere e dare un po' di lustro alle vostre poltrone e non la città”.

Media un po' Luca Girasole, Epav, che alla fine determinerà il risultato della votazione, con la mozione bocciata con i 9 voti a favore della minoranza e le 19 astensioni della maggioranza: “È una mozione politica e non possiamo accogliere una richiesta di questo tipo. Non possiamo neanche però votare contro una richiesta di intervento a favore dei cittadini meno fortunati, ci asterremo”.

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