Altra VdA: “L’ordinanza contro l’accattonaggio del Comune di Aosta va revocata”

A spiegarlo stamattina Padovani e Carpinello: "La legge Minniti sulla sicurezza in Valle è stata emendata perché rispettasse la dignità umana come prevede la Costituzione. L'atto del Comune del 2013 contro l'accattonaggio non molesto invece la viola".
I consiglieri Andrea Padovani e Carola Carpinello
Politica

Questione di “gerarchia delle fonti”, il presupposto giuridico per il quale una norma di fonte inferiore non può, in poche parole, essere in contrasto con una superiore. Da qui la sfumatura: nell'aprile 2017 il decreto sulla sicurezza Minniti-Orlando è legge, ad agosto viene recepito dal Consiglio regionale valdostano all'interno del decreto omnibus, ma con un emendamento-chiave proposto dal consigliere del Gruppo Misto di minoranza Andrea Padovani.

Emendamento che scavalcherebbe l'ordinanza 367 del 2013 del Comune di Aosta firmata dall'allora Sindaco Bruno Giordano che prevedeva il divieto di accattonaggio e mendicità molesti, ma che definiva i limiti – oltre al “divieto di bivacco e pernottamento all'addiaccio” – anche ai fenomeni di accattonaggio e mendicità non molesti. Ordinanza che, in questi termini, andrebbe quindi revocata.

Nel dettaglio il provvedimento prevedeva il divieto di tale attività in diversi luoghi sensibili (intersezioni stradali, vie e piazze del centro storico, nei pressi di mercati e fiere, all'ingresso di cimiteri, ospedali e luoghi di culto, nelle aree di sosta e in quelle pubbliche e in corrispondenza degli esercizi commerciali e di quelli pubblici) pena una sanzione amministrativa pecuniaria di 300 euro, con tanto di possibilità di sequestro amministrativo degli oggetti utilizzati per violare la norma o dei proventi frutto dell'accattonaggio o mendicità.

A parlarne questa mattina, in conferenza stampa, i due esponenti de l'Altra Valle d'Aosta Andrea Padovani e la consigliera comunale di Aosta Carola Carpinello che hanno denunciato come l'ordinanza Giordano sia superata, e quindi da stralciare: “Il decreto – spiega Padovani – dà più poteri ai Sindaci, in parte in maniera incostituzionale, violando alcuni principi fondamentali della Carta. Il mio emendamento in Consiglio Valle prevede che tutti i poteri aggiuntivi che il decreto conferisce ai Sindaci debbano essere attuati ma rispettando i Principi Fondamentali previsti dalla Costituzione che tutelano la dignità umana”.

“Il recepimento della Minniti-Orlando in Comune – spiega invece Carpinello – è stato salutato con favore dal Sindaco, che non vedeva l'ora di avere più potere, ma non si sono resi conto dell'emendamento passato in Regione. L'ordinanza del 2013, rivista all'inizio di questa nuova consiliatura che vieta e sanziona la mendicità non molesta, alla luce dell'emendamento non sta più in piedi, è una violazione dei diritti umani e proporremo la revoca”.

Diritti inviolabili secondo i due esponenti de l'Altra VdA che non si possono discutere: “Siamo contrari ai decreti Minniti – spiega ancora Padovani – soprattutto a quelli che riguardano la sicurezza. Già a giugno avevo detto che questo provvedimento scatena una guerra ai poveri, colpendo i più deboli, quando bisognerebbe fare la 'guerra alla povertà'”. Gli fa eco Carpinello, puntando il dito contro la Lega Nord: “È inaccettabile che per questioni di 'decoro urbano' le persone vengono trattate come oggetti per fare l'occhiolino alla Lega. Se necessario andremo fino di fronte alla Corte Costituzionale”.

Non solo un monito, visto che l'occasione colta dai due consiglieri si intreccia alla campagna “Ero Straniero – L'umanità che fa bene” lanciata dai Radicali Italiani e che sta radunando a sé politiche e sensibilità anche molto diverse tra loro: “Stiamo appoggiando la raccolta firme – chiude Carpinello – per la proposta di legge di iniziativa popolare partita da radicali e condivisa da molte associazioni, anche cattoliche. Domani, sabato 23 settembre saremo col nostro banchetto alla Porta Pretoria dalle 15 alle 19 mentre mercoledì 27, sempre dalle 15 alle 19 raccoglieremo le firme in piazza des Franchises, sempre ad Aosta”.

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