Saldi estivi in Valle, le vendite non decollano

A scriverlo in una nota è Confcommercio VdA, che parla di un diagramma “in chiaroscuro”. Gli articoli che hanno risentito maggiormente la crisi dei saldi sono gli accessori, tengono i prodotti di marca.
Economia

La partenza è stata lenta, con un trend che però è andato via via migliorando con i giorni un po’ in tutti i settori. Il flusso di acquisti è stato buono fino a fine luglio – senza particolari exploit di vendite – per poi scendere notevolmente in seguito. I saldi estivi in Valle, insomma, non sono mai decollati. A scriverlo in una nota è Confcommercio VdA – che parla di un diagramma “in chiaroscuro” –, a seguito di un sondaggio fatto tra i propri associati sugli sconti dell’estate.

“Praticamente tutti gli esercenti interpellati, fatto salvo diversi titolari di negozi a Courmayeur e i gestori di un ipermercato aostano – scrive Confcommercio –, hanno confermato di lavorare maggiormente con i residenti piuttosto che con turisti e villeggianti”.

Un andamento delle vendite in saldo, comunque, che varia a seconda della tipologia merceologica: gli articoli che hanno risentito maggiormente la crisi dei saldi risultano soprattutto gli accessori (abbigliamento uomo-donna, valigeria), mentre un buon riscontro arriva dal settore dei prodotti con marchio di qualità o affermato.

“La tendenza sembra essere quella di lasciare sugli scaffali la merce a buon mercato ma di scarsa qualità – commenta Graziano Dominidiato, Presidente di Confcommercio VdA – e preferire prodotti maggiormente costosi ma sicuramente più validi e 'presentabili'. Segno che il consumatore valdostano negli anni è divenuto più esigente, e questo è certamente un bene per il commercio locale”.

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