Rincari autostrada: Confcommercio: “contrariati e preoccupati”

Il Presidente Dominidiato lancia anche una proposta: l’installazione di cartelli stradali ad alto impatto visivo che indichino con chiarezza i costi della tratta per ogni casello di uscita.
raccordo autostradale
Economia

Confcommercio Valle d’Aosta, per bocca del suo presidente Graziano Dominidiato, si dice “contrariata e preoccupata” in merito all’ennesimo aumento dei pedaggi autostradali in merito all’ennesimo aumento del 6,32% deciso l’1 gennaio dalla società Raccordo autostradale valdostano-Rav per la tratta Aosta-Courmayeur.

“Le Amministrazioni, gli enti e le associazioni private a tutela di esercenti, imprese e consumatori ma anche la società civile devono schierarsi una volta per tutte e unitariamente contro i puntuali rincari delle tariffe autostradali applicati in Valle, a volte singolarmente ma spesso in modo complementare e trasversale, dalle società di gestione Rav e Sav”. Così si esprime il Presidente Dominidiato in una nota.

Confcommercio Vda lamenta anche la mancata volontà di confrontarsi da parte delle due società RAV e SAV con le rappresentanze dell’utenza. “Sarebbe molto più corretto e trasparente se Ministero dei Trasporti, Società traforo Monte Bianco-Sitmb, Anas insieme a Rav e Sav sedessero finalmente attorno a un tavolo per cercare soluzioni di introito più eque nel rispetto degli automobilisti residenti e delle realtà economiche, e sono tante, che in Valle d’Aosta vivono di commercio e di turismo” dichiara ancora Dominidiato. ”.

Ma Confcommercio Valle d’Aosta lancia anche una proposta, quantomeno improntata alla trasparenza, come l’installazione di cartelli stradali ad alto impatto visivo che, a Pont-Saint-Martin per chi sale in Valle e all’uscita dei trafori per chi vi entra da Francia e Svizzera, indichino con chiarezza i costi della tratta per ogni casello di uscita.“Sarebbe anche indispensabile – afferma Dominidiato – frazionare i pagamenti delle diverse tratte (esempio Aosta Ovest, Morgex, Courmayeur sud) per facilitare turisti e viaggiatori”. Si tratterebbe ovviamente, ribadisce il presidente di Confcommercio VdA, “di accorgimenti apprezzabili ma non risolutori del problema, che sta diventando realmente oneroso per la comunità valdostana”.

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