Piano di rilancio del Casinò, i sindacati: “Inaccettabile che i licenziamenti non vengano ritirati”

Confronto di circa tre ore questa mattina a Palazzo regionale fra la proprietà, l'azienda e i sindacati.
Incontro sul piano Casinò
Economia

La procedura sui licenziamenti collettivi alla casa da gioco di Saint-Vincent non verrà ritirata neanche dopo l'approvazione del piano di rilancio da parte del Consiglio regionale. La comunicazione data oggi nell'incontro, durato circa tre ore, con il Presidente della Regione, l'Assessore alle Finanze, l'Amministratore unico Di Matteo e il pool di esperti, lascia l'amaro in bocca ai sindacati. "Per noi è inaccettabile, è esattamente la situazione che avevamo prima" dice Claudio Albertinelli del Savt. "Il piano industriale sarà solo lo strumento per continuare a discutere della 223, se non si trovano soluzioni rimangono aperti i licenziamenti". Insoddisfazione viene espressa anche da Giorgio Piacentini della Cisl: "Abbiamo detto che per sedersi ad un tavolo delle trattative, dopo che il Consiglio regionale ha approvato il piano, ci sono delle condizioni precise: la revoca della procedura dei licenziamenti collettivi e il pagamento delle fideiussioni entro la fine del mese per i 41 esodati, queste sono condizioni vincolanti". 

I sindacati che hanno ricevuto il piano ieri sera sono cauti nei giudizi sulle azioni proposte dal documento. "Francamente credo che dietro le azioni di rilancio proposte ci sia un buon lavoro – sottolinea Vilma Gaillard della Cgil  – . Per la parte sui costi del lavoro, tranne le parole pronunciate dal dottor Provera sul fatto che verranno tentate tutte le strade per il superamento della 223, purtroppo questa rimane aperta. E' ovvio a questo punto che i tempi per la discussione sono condizionati ancora dalla presenza della procedura". Le due proroghe sulla 223 e sui 41 esodati scadono il 31 maggio prossimo. 

"Siamo di fronte all'emergenza – chiosa l'Assessore alle Finanze, Albert Chatrian – è il momento che ognuno faccia la propria parte per raggiungere gli equilibri di bilancio, anche perché con le scelte che sono state fatte, una parte di quelle risorse (Nda i 48 mln inizialmente previsti per la casa da gioco) saranno destinate a nuove misure per tutta la comunità valdostana". 

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