L’Università valdostana dal prossimo anno accademico avrà uno studentato

Il servizio è rivolto ai fuori sede e si svolgerà nell'ex hotel Montfleury di via Piccolo San Bernardo. Gli studenti da fuori Valle di Univda sono tra il 30 e il 40 per cento degli iscritti. L'edificio sarà affittato assieme all'Institut agricole.
Ex Montfleury
Economia

I locali dell'ex hotel Montfleury, in via Piccolo San Bernardo, ospiteranno da quest'anno accademico il nuovo studentato dell'Università della Valle d'Aosta. La settimana scorsa è uscito il bando per l'assegnazione dei 33 posti disponibili, divisi tra 20 camere, di cui due accessoriate per studenti con disabilità. "Si tratta di una novità, ma quello di avere a disposizione degli alloggi è un bisogno che abbiamo sempre avvertito – spiega il direttore generale di Univda Franco Vietti – sia per una questione di diritto allo studio, sia per poter competere con gli altri atenei".

Il servizio è rivolto principalmente agli studenti fuori sede, che possono arrivare da fuori Valle, ma anche da Comuni valdostani lontani da Aosta, come quelli delle vallate laterali: "Dei circa mille e cento studenti iscritti alle nostre facoltà, tra il 30 e il 40 per cento provengono da fuori Valle – racconta Vietti – molti da altre regioni d'Italia, ma c'è anche chi fa i percorsi di doppio diploma dalle università di Nizza e Chambery e gli Erasmus". La facoltà di Lingua e comunicazione per imprese è turismo ha una quota di studenti non valdostani che raggiunge il 67 per cento. Un discorso simile vale per Scienze psicologiche, in cui più o meno la metà degli iscritti viene da fuori i confini regionali.

La struttura dell'ex albergo è in locazione dalla società Tourist Service Srl di Introd e l'ammontare della quota d'affitto è ancora oggetto di discussione tra l'università, i proprietari e l'Institut agricole régional, che occuperà degli ambienti separati per i suoi studenti. Le quote mensili per gli studenti che occuperanno i posti letto si muoveranno, a seconda del reddito, tra i 250 e i 500 euro, prezzi più o meno in linea con gli altri atenei italiani del nord-ovest: "Per questo primo anno abbiamo scelto queste tariffe – spiega Vietti – in seguito vedremo se ritoccarle in rialzo o in ribasso". "Oltre alle camere per gli studenti ci saranno a disposizione quattro parcheggi coperti per auto, zone studio, cucina, un'area ricreativa e un giardino – continua Vietti – inoltre abbiamo ricavato un'aula da 35 posti per attività didattiche".

Il nuovo studentato, nella zona ovest di Aosta, non è molto vicino alle aule in cui gli studenti fanno lezione, che possono essere nella sede di strada dei Cappuccini, ma anche a Saint-Christophe, in località Grand-Chemin, dietro Cinelandia. "La zona è comunque ben servita da esercizi commerciali, se si pensa alla vicina viale conte Crotti, ma anche da mezzi pubblici – replica Vietti – distanze simili vengono percorse tutti i giorni da studenti delle grandi città".

Di certo lo studentato "a cassetti", quello che sarebbe dovuto sorgere nell'area nord dell'ex caserma Testafochi, sarebbe stato più centrale, ma questo non vedrà mai la luce. Da quasi due anni, infatti, la Regione ha scelto di tornare sui suoi passi riguardo a gran parte del progetto di costruzione della Nuova Università e solo il primo lotto di tutto il progetto iniziale sarà completato entro l'ottobre 2018: 30 milioni di euro di lavori rispetto ai 128 previsti ai tempi di "Aosta Capitale".

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