Casinò, si aggira lo spettro dei licenziamenti collettivi

I sindacati hanno ricevuto dal vice direttore generale Stefano Silvestri una lettera di convocazione ad un incontro in programma il 20 febbraio alle 9.30 al Grand Hotel Billia di Saint-Vincent.
Casinò di Saint-Vincent
Economia

Lo spettro del licenziamento collettivo torna ad aleggiare sulla Casa da gioco di Saint-Vincent. Venerdì scorso i sindacati  – segretarie regionali e delegazioni sindacali – hanno ricevuto dal vice direttore generale Stefano Silvestri una lettera di convocazione ad un incontro in programma il 20 febbraio alle 9.30 al Grand Hotel Billia di Saint-Vincent. Oggetto della riunione, che vedrà la presenza oltre che di Silvestri anche dell’Amministratore unico Sommo, del consulente del lavoro, in veste di capo del personale, Matteo Fratini e del referente delle relazioni industriali, Massimo Martini: l’analisi della situazione aziendale oltre a varie ed eventuali. A destare preoccupazione, anche in ragione di alcuni incontri informali avuti in questi giorni, è la convocazione di tutte le sigle, comprese quelle dei servizi alberghieri. Per molti un indizio della vera ragione che si nasconde dietro la convocazione: la probabile comunicazione dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo che dovrebbe coinvolgere almeno 150 dipendenti. Interpellato l’Amministratore unico Lorenzo Sommo non vuole rilasciare dichiarazioni.

La missiva, arrivata alla vigilia del Consiglio regionale del 7 e 8 febbraio, sembra essere anche un invito alle forze politiche ad assumere al più presto delle decisioni.
I 43 milioni di euro
previsti dal disegno di legge depositato dal Presidente della Regione sono bloccati ormai da due settimane a causa delle spaccature in seno alla maggioranza regionale. Prima la richiesta di approfondire l’articolato, poi il parere di Uvp che pone dubbi sulla legittimità infine la decisione di  rinviare a dopo il confronto politico la richiesta di un parere “pro veritate” sul Dl.

Domani mattina la II Commissione consiliare porterà durante la riunione, in programma dalle 9.30, una nuova proposta di legge, alternativa a quella del Presidente, per salvare la Casa da gioco. L'auspicio di molti è che già martedì in aula si arrivi a sbloccare i finanziamenti. La prossima seduta, del 22 e 23 febbraio, potrebbe essere già troppo tardi. 

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