Ritardi e irregolarità, la Corte dei Conti “bacchetta” sette enti pubblici

I risultati dell'esame delle partecipazioni detenute dalle amministrazioni pubbliche. Per il J.B. Festaz richiesta la trasmissione degli atti alla Procura regionale della Corte dei Conti.
Cronaca

Arriveranno sul tavolo del Procuratore regionale della Corte dei Conti le criticità evidenziate dalla sezione regionale di controllo nella Casa di riposo J.B.Festaz.

La Sezione nell’esaminare le partecipazioni detenute dalle amministrazioni pubbliche ha riscontrato la “non conformità al Testo unico” in materia di società a partecipazione pubblica, di sette enti. Oltre al J.B. Festaz, l’UniVda, la Chambre, l’Arpa, l’Automobile Club Valle d’Aosta, l’Ivat e l’Associazione valdostana maestri di sci.

Sul J.B.Festaz la segnalazione riguarda il ritardo con cui è stata deliberata la revisione straordinaria delle partecipazioni detenute.

“L’inosservanza del termine del 30 settembre 2017  – si legge nella relazione della Sezione regionale di controllo – appare ingiustificabile, non solo per l’enorme lasso di tempo trascorso dalla scadenza (oltre un anno), ma anche per la mancata indicazione da parte dell’Azienda delle ragioni che possano avere determinato la riscontrata, macroscopica violazione”.

L’ente detiene  – e ha deciso di continuare a detenere – partecipazioni in In.Va. (con una quota pari allo 0,001 %) e nella Cooperativa Forza e Luce di Aosta (di cui detiene n. 151 azioni).  Per quest’ultima, in particolare, la Sezione ricorda l’obbligo per le PA, per le categorie di energia elettrica, gas, carburanti, combustibili per riscaldamento e telefonia, “di approvvigionarsi attraverso le convenzioni o gli accordi quadro messi a disposizione da Consip e dalle centrali di committenza regionali di riferimento”.

Altro elemento, oggetto di richiamo da parte della Sezione, riguarda il fatto che “in nessuna delle società partecipate dalle sette amministrazioni, soggette a controllo pubblico, l’amministrazione è affidata a un amministratore unico, né risulta che la partecipata abbia espressamente costituito un organo amministrativo collegiale, adottando una motivata deliberazione, da inviare all’esame di quest’organo di controllo, in ordine alla sussistenza di specifiche ragioni organizzative (peraltro, neppure desumibili dall’esame della documentazione allegata ai provvedimenti di ricognizione)”.

Su questo punto la sezione sottolinea “le potenziali gravi ripercussioni in ordine alle determinazioni assunte da un organo amministrativo illegittimamente costituito”.

Nel caso dell’Associazione Valdostana dei Maestri di Sci, la Sezione sottolinea come “la società partecipata ha un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti”.

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