Protesta animalista alla “Batailles de reines”: attivisti provocano pubblico ed allevatori

Un gruppo di una quindicina di persone, provenienti da fuori Valle, ha protestato all’esterno della Croix-Noire in occasione del “Combat final”. Slogan contro lo sfruttamento degli animali, ma anche provocazioni ed insulti.
Cronaca

Alla Croix-Noire, dov’è in corso la 59a finale regionale della “Batailles de reines” va in scena la protesta animalista. Un gruppo di una quindicina di attivisti, provenienti da fuori Valle, è rimasto dalla tarda mattinata sino alle 16.30 all'esterno dell'arena, all’incrocio tra le vie Page e Croix-Noire. Striscioni, bandiere e slogan contro lo sfruttamento degli animali, ma anche provocazioni ed insulti all’indirizzo del pubblico che affluisce all’evento e degli allevatori.

“Tradizione di merda, pubblico di merda” è soltanto una delle frasi rivolte dagli aderenti al "Fronte Animalista" ai gruppi di persone intente a raggiungere la struttura che accoglie, da decenni, l'appuntamento clou per il pianeta zootecnico valdostano. Le forze dell’ordine – il Reparto Mobile e la Digos della Polizia di Stato, i Carabinieri e la Polizia locale – presidiano la zona, tenendo sotto controllo la situazione. 

E’ la prima volta che la protesta animalista si manifesta tanto palesemente alla “Batailles de reines”. In passato, per la precisione nel 2013, sui combattimenti aveva puntato il dito “Striscia la notizia”, il tg satirico di Mediaset ideato dall'istrionico Antonio Ricci, con un servizio imperniato sull’ipotesi di combattimenti indotti, di scommesse e di doping delle bovine. 

Accuse che, in Valle, avevano suscitato una vera levata di scudi, con il presidente dell’associazione che organizza le “Batailles”, Giuseppe Balicco, intervenuto per sottolineare: “sappiamo qual è il loro format, però questa volta hanno esagerato perché hanno raccontato delle falsità” e ancora “si parla di combattimenti indotti, quando tutti sanno che lo fanno naturalmente, o di scommesse, ovviamente inesistenti. L’antidoping, poi, l’abbiamo fatto dopo tutte le eliminatorie e dopo la finale, altro che insabbiamenti”.

Nell’aprile 2015, sempre il “Fronte Animalista” aveva poi organizzato un presidio analogo a Favria, in Piemonte, dove la tradizione dei combattimenti tra bovine è presente e proprio quel giorno si teneva una manifestazione analoga alle eliminatorie valdostane. Oggi, la protesta in Valle, anche se riesce difficile capire come si possa promuovere una causa, e quindi captare il favore dell'opinione pubblica, a suon d’insulti e di provocazioni.

 

0 risposte

  1. Sono i soliti idioti… Che di animali non ne capiscono nulla… E vengono spinti a sia volta dalle grandi associazioni animaliste.. Tanto per farsi pubblicità e avere visibilità.. E tutto questo perché intorno ha loro girano affari per milioni di euro… Che fa no comodo anche ad alcuni politici e affini.. Ecco perché tanto accanimento, e un grande busness.

  2. Buon giorno quelle persone non sono mai entrate in una stalla e nemmeno andate al pascolo !!!!mi fanno ridere se si fa una protesta bisogna accertassi che abbia senso lo fanno per natura le mucche !!! Non è maltrattare gli animali questo

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