Niente scarcerazione per il 65enne arrestato per maltrattamenti ed abusi in famiglia

Il gip Colazingari ha rigettato l'istanza presentata dal difensore dell'uomo, l'avvocato Fadda, per ottenere una misura meno afflittiva della detenzione in cella, iniziata con l'arresto, venerdì 17 agosto scorso. La Procura aveva espresso parere negativo.
Tribunale di Aosta
Cronaca

Resta in carcere, a Vercelli, il 65enne dell'alta valle arrestato la settimana scorsa dai Carabinieri ed accusato di maltrattamenti ed abusi in famiglia. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Aosta, Giuseppe Colazingari, ha infatti rigettato oggi, venerdì 24 agosto, l'istanza presentata dal difensore dell'uomo, l'avvocato Valeria Fadda, per ottenere una misura meno afflittiva della detenzione in cella.

Sulla richiesta, depositata dal legale in occasione dell'interrogatorio di garanzia tenutosi martedì 21, la Procura aveva espresso un parere negativo, motivato dal permanere inalterate delle esigenze cautelari, visti il poco tempo trascorso dal fermo (avvenuto venerdì 17) e l'assenza di nuovi elementi (anche per la scelta dell'arrestato di avvalersi della facoltà di non rispondere al Gip).

Le indagini, partite da una segnalazione dei Servizi sociali, sono effettuate dai Carabinieri della Compagnia di Aosta. Secondo i militari, le condotte dell'uomo, nei confronti della moglie e della figlia minorenne, erano state “reiterate e continuate”. Per questo, il Pubblico ministero ha chiesto al Gip l'adozione di una misura cautelare (individuata dal giudice nella custodia in carcere) e le due donne, dopo l'arresto, sono state portate in una località protetta.

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