Maltempo, i comuni chiedono lo stato di calamità naturale per l’intera regione

"Per offrire delle risposte certe e delle soluzioni rapide ai Sindaci, ai cittadini valdostani, agli imprenditori e in particolare agli agricoltori impegnati nelle imminenti attività di monticazione".
Strada regionale di Rhemes
Cronaca

La Regione dichiari lo stato di calamità naturale sull'intero territorio. A chiederlo con una missiva inviata al Presidente della Regione, all’Assessore all’agricoltura e all’Assessore alle opere pubbliche è il Comitato esecutivo del Cpel.

Nella lettera i sindaci segnalano "la situazione di estrema difficoltà in cui versano alcuni enti locali, di cui ne condividono le preoccupazioni, e comunque nell’ambito di un più ampio monitoraggio che si sta promuovendo di concerto tra amministratori e tecnici regionali e comunali. Infatti, con l’avanzare della stagione primaverile, negli ultimi giorni diversi sindaci hanno segnalato al Cpel numerosi disagi che hanno interessato i propri territori, e in particolar modo la viabilità delle strade regionali e comunali, oltre ai danni che hanno interessato le infrastrutture pubbliche e private relative a opere a rete e puntuali, come nel caso di alpeggi, mayens, vasche acquedotti, punti vendita e strutture temporanee."

Problematiche che vengono definite dai primi cittadini "di natura grave ed eccezionale anche in una regione totalmente montana come la nostra, poiché, oltre alle ingenti precipitazioni nevose straordinarie invernali si sono aggiunte le piogge delle ultime settimane, nonché i danni ingenti determinati dal vento forte che lo scorso inverno ha divelto numerosi alberi su interi versanti, rendendo pericoloso, e in alcuni casi impossibile, il transito sui sentieri e deteriorando anche i guardrail e le opere di sicurezza passiva delle strade".

Secondo il Comitato del Cpel la dichiarazione dello stato di calamità naturale per l'intero territorio regionale" permetterebbe di offrire delle risposte certe e delle soluzioni rapide ai sindaci, ai cittadini valdostani, agli imprenditori e in particolare agli agricoltori impegnati nelle imminenti attività di monticazione."

 

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