Continua l'attività della Procura di Aosta sull'incidente in cui, la notte di capodanno sull'A5, è morta Federica Banfi, 19 anni di Legnano. Nella mattinata di oggi, martedì 2 gennaio, il pm Carlo Introvigne ha affidato al perito Luigi Bracci l'incarico di esaminare i mezzi coinvolti nel sinistro, posti sotto sequestro dalla notte dello schianto.
Al consulente, che avrà quaranta giorni dal prossimo 8 gennaio per completare l'attività (il cui termine è quindi previsto attorno alla metà di febbraio), è stato chiesto di individuare tutti gli elementi utili a far luce sulle cause dello scontro tra il pullman e il mini-van su cui viaggiava la ragazza rimasta uccisa, avvenuto al chilometro 82.585 dell'autostrada, all'altezza di Chambave.
L'attività rientra nell'ambito degli accertamenti che l'ufficio retto dal procuratore capo Paolo Fortuna ha avviato sin da subito dopo l'incidente, rilevato dalla Polizia stradale, che al momento vedono aperto un fascicolo con indagati ancora da individuare, sulla base dello scenario che emergerà dalle verifiche.
La volontà della Procura è vagliare tutte le posizioni legate all'incidente, comprese eventuali responsabilità in capo alla Società Autostrade Valdostane, gestore del tratto tra Quincinetto ed Aosta. Il fondo stradale ghiacciato è stata la prima causa su cui l'attenzione degli inquirenti si è rivolta, visti anche gli esiti negativi dell'alcool-test sugli autisti dei due mezzi.