2018: in media e bassa Valle, 24 arresti e 400 denunce dai Carabinieri

Anche la Compagnia dell'Arma di Châtillon/Saint-Vincent ha presentato ai cronisti l’attività svolta nell’anno appena chiuso. Più reati denunciati, ma furti (in particolare in abitazione) in calo.
Il capitano Mossucca, comandante della Compagnia
Cronaca

Competente per la metà orientale del territorio regionale (da Quart a Pont-Saint-Martin), la Compagnia dei Carabinieri di Châtillon/Saint-Vincent ha vissuto, a giudicarlo dall’attività svolta, un 2018 non così diverso da quello dei colleghi impegnati da Saint-Christophe a Courmayeur. I reati complessivamente denunciati sono infatti passati a 1.266 dai 1.128 dell’anno prima, in moderato aumento.

Ne è derivata una mole di lavoro che ha condotto i militari delle sette stazioni e del Nucleo Operativo Radiomobile ad arrestare 24 persone e a denunciarne 400. Ripercorrendo i dodici mesi conclusi da poco, il comandante della Compagnia, il capitano Carmelo Stefano Mossucca, ha ricordato tra l’altro l’inchiesta su un presunto giro di corruzione in Valtournenche denominata “Do Ut Des” (ancora in corso e con oltre venti indagati).

Relativamente ai settori specifici, anche in medio-bassa Valle i 510 furti registrati palesano un trend in calo. Il dato complessivo diventa poi evidente per quelli in abitazione, scesi del 15% (da 176 denunce del 2017 alle 148 dell’anno prima). “In quest’ambito – ha sottolineato il Comandante – sono state arrestate quattro persone e 42 denunciate a piede libero”.

Intensificati, nel 2018, i servizi di controllo mirati al contrasto della circolazione di stupefacenti, nell’ambito dei quali cinque persone sono state denunciate per spaccio e quaranta (tra le quali, quattro minori) hanno ricevuto la segnalazione come assuntori. L’abuso di alcoolici, invece, è risultato spesso alla base di incidenti stradali. In particolare, su un totale di 90 sinistri rilevati (tre mortali e gli altri con feriti o con soli danni ai mezzi), in quindici casi i Carabinieri hanno denunciato per guida in stato di ebrezza.

Più in generale, nell’ambito della vigilanza sul Codice della strada, le pattuglie dell’Arma hanno elevato 450 contravvenzioni, ritirato 28 documenti e sequestrato 12 veicoli. Il “ventaglio” di servizi mirati al presidio del territorio è stato ampio, con 16mila persone identificate e 10mila veicoli controllati: un aumento del 20% rispetto ai dati 2017.

Quanto alla prevenzione, le iniziative dei Carabinieri – incontri, anche su iniziativa dei Sindaci, e “lezioni” nelle scuole – hanno riguardato la difesa dai reati predatori e le truffe (nei confronti degli anziani), il bullismo, la convivenza civile e le dipendenze (verso i più giovani). Occasioni in cui i militari cercano anche di favorire l’approccio a chi desideri trattare, ma magari è in difficoltà, problemi personali che implichino reati.

Al riguardo, pensando soprattutto ai maltrattamenti in famiglia ed agli atti persecutori, il capitano Mossucca parla di un “anno più sereno”. “Limitate alcune situazioni, con misure cautelari, o con la collocazione in strutture protette – ha spiegato – poi non si ripetono”. In generale, “siamo molto sensibili” verso il problema, anche se resta di difficile emersione, perché “ci può essere una pressione psicologica che porta a non denunciarlo”, ma “se ci si risolve a noi lo affrontiamo”.

Nel complesso, conclude il capitano Mossucca, “la situazione della criminalità in Valle ed in particolare nell’area di competenza della Compagnia non può definirsi allarmante”, ma “rimane elevata l’attenzione dell’Arma verso i reati predatori, in particolare i furti in abitazione”. In tale ambito, “si conferma l’utilità delle segnalazioni dei cittadini riferite alla presenza di autovetture e persone che si aggiravano nei pressi delle abitazioni”. In parole povere, è il messaggio dell’Arma per l’anno appena iniziato, aiutateci ad aiutarvi sempre meglio e di più.

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