Referendum: in Valle il 68% dice “Sì” al taglio dei parlamentari

Il 67,96% dei valdostani ha confermato la riforma varata in via definitiva dalla Camera l'8 ottobre 2019, i "no" si fermano al 32,04%.
Politica

E’ un “sì” netto, anche in Valle d’Aosta, al taglio dei parlamentari quello che arriva dalle urne del referendum confermativo del 20 e 21 settembre. 

Il 67,96% dei valdostani ha confermato la riforma varata in via definitiva dalla Camera l’8 ottobre 2019, i “no” si fermano al 32,04%. Il testo di legge prevede il taglio del 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento: da 630 a 400 seggi alla Camera dei deputati, da 315 a 200 seggi elettivi al Senato.

Alta l’affluenza alle urne, pari al 73,44 % . Si sono recati a votare 72.711 elettori su 99.010 aventi diritto, suddivisi in 36.836 donne e 35.875 uomini. Tra i Comuni con più affluenza spicca Bard (90,63%), così come Chamois (90,43%) e La Magdeleine (90,43%). Il dato più alto è però quello di Valgrisenche, dove ha votato il 91,98% degli aventi diritto, seguita da Ollomont con il 91,91%. Tra i risultati più bassi Courmayeur con il 59,82%, unico Comune sotto il 60%, e Aosta (68,25%).

Il “Sì” ha superato l’80% nei comuni di Oyace (86,57%), La Magdeleine (82,72%), Avise (81,87%), mentre le percentuali più basse si registrano a Saint-Oyen con il sì al 55,30%, Gressoney-La Trinité con il sì al 55,61%, a Ollomont il 58,47% e a Courmayeur il 59,59%.

I commenti di Elisa Tripodi e Francesco Lucat

Sottolinea la partecipazione importante di cittadini, la deputata valdostana del MoVimento 5 Stelle ElisaTripodi: “Abbiamo a cuore tutti gli strumenti di democrazia diretta e partecipata. Questo referendum non è stato voluto dai cittadini, ma dai senatori. Il risultato dimostra che siamo riusciti a spiegare nel merito la proposta ai cittadini, forse anche perché circoscritta a soli due articoli della Costituzione. Da oggi si apre la stagione di riforme per modernizzare le istituzioni, così come ci viene chiesto dai cittadini”.

Per Francesco Lucat, referente del Comitato valdostano del No l’esito del referendum è “il risultato di 30 anni di degrado della politica, iniziata con il sistema maggioritario, le cui conseguenze abbiamo tutti sotto gli occhi in Italia, ma anche in Valle d’Aosta con questa estrema frammentazione politica. Questa ha prodotto il disgusto verso la politica, sul quale si è innestato il discorso del M5S, discorso che è quello dell’uomo qualunque”.  Lucat si dice ora preoccupato per le possibili conseguenze che questo taglio ai parlamentari comporta. “Non se ne è discusso, non è stato possibile spiegarlo alla gente”. Giudizio negativo sull’Election Day. “Uno sfregio alla costituzione e alla democrazia”.

L’affluenza alle 23

Alle ore 23 di ieri, domenica 20 settembrela percentuale di affluenza al voto in Valle d’Aosta è stata del 56,37% per il referendum, ovvero 55.812 votanti su 99.010 aventi diritto.

Per il rinnovo del Consiglio Valle il dato è stato del 54,16% (55.850 votanti su 103.127 aventi diritto). Per il rinnovo del Consiglio comunale di Aosta è invece andato a votare il 50,86% (14.479 votanti su 28.467 aventi diritto).

I dati delle ore 23, prima giornata di voto – fa sapere una nota regionale -, non sono raffrontabili con quelli delle scorse consultazioni elettorali, in quanto si era votato su una sola giornata. L’affluenza della domenica sera, quindi, era già il dato complessivo che per le scorse Regionali (del 2018) era stata del 65,13% (67.159 votanti), mentre per il Comune di Aosta era stata del 61,26% (17.553 votanti).

L’affluenza alle 19

Per il referendum costituzionale, al rilevamento delle 19, aveva votato il 44,35% (pari 43.910 votanti su 99.010 aventi diritto al voto). Nel 2016, alla stessa ora, ma votando un giorno soltanto, fu del 60,77% per  60.612 votanti.

Per il rinnovo del Consiglio regionale, invece, la percentuale era del 42,68% (pari 44.016 votanti su  103.127 aventi diritto al voto). Nel 2018 era stata invece del 52,03% (sempre su un solo giorno di voto).

Per il rinnovo del Consiglio comunale di Aosta, infine,  si è recato a votare il 39,934% (pari a 11.368 votanti su  28.467 aventi diritto al voto). Nel 2015, l’affluenza alle ore 19 era stata del 45,77% (sempre su un solo giorno di voto).

La prossima rilevazione dell’affluenza alle urne è prevista per le ore 23.

L’affluenza alle 12

Dalle 7 di questa mattina i valdostani sono chiamati al voto per una tripla consultazione: il rinnovo del Consiglio regionale, il rinnovo di 66 consigli comunali e il referendum costituzionale. Oggi, domenica 20 settembre, si potrà votare fino alle 23, mentre domani, lunedì 21 settembre, dalle ore 7 alle ore 15.

La prima affluenza ai seggi, rilevata alle ore 12, fa registrare un afflusso basso rispetto alle precedenti consultazioni, anche se quest’anno si voterà, per l’appunto, su più giorni.

Referendum
Per quanto riguarda il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari, alle ore 12 ha votato il 19,49% (pari a 19.293 votanti su 99.010  aventi diritto al voto). Il 4 dicembre 2016, per il referendum costituzionale sulla riforma costituzionale Renzi-Boschi, alla stessa ora, votarono il 22,34% (22.284 votanti).

Regionali
Più bassa ancora l’affluenza per le elezioni regionali: alla stessa ora ha votato il 17,66% (pari a 18.212 votanti su  103.127 aventi diritto al voto). Nel 2018, all’ora di pranzo, furono il 20,93% (21.585 votanti).

Comunali
Sotto di un punto percentuale rispetto alle regionali l’affluenza per le elezioni comunali ad Aosta: sempre alle ore 12, ha votato il 16,65% (pari a 4.740 votanti su  28.467 aventi diritto al voto). Nel 2015, alla stessa rilevazione, furono il 19,40%.

Alle ore 19, la prossima rilevazione dell’affluenza alle urne.

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