“Yoga Mountain Festival”, la Valle diventa il “tempio” della meditazione

5 gli appuntamenti dell'edizione 2018, a partire da domenica 17 giugno alla Grand Place di Pollein, con la sesta edizione della Festa del Solstizio a cura di L’Agrou. L'organizzatrice Gobbi: "La Valle il posto ideale per praticare lo yoga".
La conferenza di presentazione dello Yoga Mountain Festival. Da sx Viérin, Marguerettaz e Gobbi
Cultura, Sport

Un antico detto anonimo recita che “lo yoga ti porta nel momento presente, l’unico posto dove esiste la vita”. E lo yoga, che in questo periodo storico è vivo e vegeto, declinato ormai in migliaia varianti, fa vivere anche i luoghi.

Lo sa bene la Valle d’Aosta, che anche quest'anno anno celebra lo Yoga Mountain Festival, che per l’edizione 2018 sceglie come sottotitolo “Uniti nella bellezza”. Il motivo lo spiega Betta Gobbi, organizzatrice dell’evento: “Lo scorso anno abbiamo realizzato un bellissimo progetto, ed è stato un successo, con più di 500 praticanti. La collaborazione con l’Assessorato al Turismo va in questa direzione, perché riteniamo la Valle il posto ideale per praticare lo yoga per strutture, vicinanza alle altre città, e luoghi di silenzio. Crediamo nel fatto che la Valle possa essere conosciuta nel mondo come posto di riferimento per lo yoga”.

5 gli appuntamenti dello Yoga Mountain Festival 2018, a partire da domenica 17 giugno alla Grand Place di Pollein, con la sesta edizione della Festa del Solstizio a cura di L’Agrou, giornata in cui, a partire dalle 10 “si potranno praticare vari tipi di yoga – spiega la Presidente dell’Associazione Adriana Viérin -, con un programma di sessioni gratuite aperte a tutti, ma non solo: si possono scoprire tante altre sessione e fare meditazione. La ‘mission' della Festa del Solstizio è quella di far conoscere chi fa yoga in Valle, numero che sta crescendo molto con persone molto competenti. Chiediamo solo che le persone interessate vengano con i loro tappetini, perché noi non possiamo fornirli”.

Dopo oltre otto ore di attività – tra l’area verde e la Sala polivalente – che iniziano con la meditazione di gruppo con tutti partecipanti, la giornata si chiuderà con l’accensione rituale del fuoco sacro in onore del Solstizio d’estate, ed un Cerchio di ringraziamento al Sole.

Giovedì 21 giugno, ad Aosta, si celebra invece la “Giornata mondiale dello Yoga”, una passeggiata – è necessaria la prenotazione – alla scoperta della “Aosta misteriosa” seguita da due meditazioni nel giardino-orto delle suore di San Giuseppe, guidate da Giovanna Cucchieri e Roberto Surjadev e che si chiuderà con una cena solidale vegetariana a cura della Fondazione Ollignan.

Sabato 23 giugno, l’Area Megalitica ospiterà la riflessione “Yoga: chiaroscuri di una disciplina e del suo insegnamento dall’antichità al presente” con Barbara Biscotti e Federico Squarcini, tra i più grandi sanscritisti al mondo.

Il giorno dopo – domenica 24 – invece, la “Giornata Total Yoga” verrà protagonista il Forte di Bard, con le “free classes” aperte a tutti, 4 seminari tenuti da Barbara Biscotti e Barbara Woehler e la presentazione in anteprima assoluta del film “Voci dal silenzio”, documentario sugli eremiti in Italia diretto da Joshua Whalen e Alessandro Seidita. A Bard ci sarà anche uno spazio dedicato ai più piccoli, con due seminari per bambini ed il “GiocaYoga”. La chiusura della giornata vedrà invece il seminario-concerto del biologo e musicista Emiliano Toso.

Infine, dal 6 all’8 luglio il festival temprerà con la terza edizione del Monterosa Yoga Festival circondati dalle evocative montagne della Val d’Ayas, a Champoluc, per tre giorni completamente dedicati allo yoga e alla meditazione. 

“Siamo per una montagna ‘plurale’ – ha spiegato l’Assessore al Turismo Aurelio Marguerettaz – perché riteniamo che la Valle d’Aosta dia davvero tante possibilità, ad ogni stagione e in ogni situazione, e può dare il meglio di sé in varie discipline. Quando abbiamo aderito a questo progetto abbiamo condiviso l’idea che la Valle è il luogo ideale per lo yoga, con posti di grande fascino ed energia”.

“La cifra comune del festival – chiude Gobbi – è quella di voler puntare su personaggi di grande qualità. Lo yoga va di moda, se ne parla molto, ma ci teniamo che la Valle d’Aosta si presenti in maniera rigorosa e profonda su questo tema. Quest’anno l’organizzazione è rappresentata da una ‘cordata’ tutta valdostana quest’anno, ed il titolo ‘Uniti nella bellezza’ spiega come solo così si possa andare avanti e fare un mondo migliore”.

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