Spaccio ad Aosta: sei condanne nel processo alla “Regina di cuori” e alla sua “corte”

La sentenza è arrivata nel pomeriggio di oggi, giovedì 16 novembre. Assieme a pene che superano in totale i ventidue anni di detenzione, il Giudice per l’udienza preliminare De Paola ha stabilito anche 4 assoluzioni.
Cronaca

Si è concluso oggi, giovedì 16 novembre, con sei condanne, per un totale che supera i ventidue anni di detenzione, e quattro assoluzioni il processo al Tribunale di Aosta nei confronti delle dieci persone coinvolte nell’operazione “Regina di Cuori” della Polizia. Il “blitz” della Squadra Mobile della Questura, nel maggio scorso, aveva portato alla luce, mettendovi fine, un giro di spaccio di droga nel capoluogo regionale e, in particolare, nella zona del quartiere Cogne.

Dopo l’udienza dello scorso 27 settembre dedicata alla scelta dei riti, da parte degli imputati, oggi è stata la volta della requisitoria del pubblico ministero Eugenia Menichetti e delle arringhe dei vari difensori. Nel pomeriggio, poco dopo le 17, il gup Paolo De Paola ha letto la sentenza

A Giuseppina Lo Bello (49 anni), nota nell’ambiente come “La Regina” (soprannome da cui ha preso il nome l’indagine), nonché a suo marito Giuseppe Pandolfino (48), sono stati inflitti 4 anni e 4 mesi di carcere ciascuno. Per la Polizia, la donna era la figura chiave della vicenda, che tirava le fila dello smercio di droga sulla piazza aostana e si occupava degli approvvigionamenti a Milano. Il consorte era stato arrestato assieme a lei, in flagranza di reato.

Il “fornitore” della coppia era stato individuato dagli inquirenti in Noureddine Badri (32), condannato a 6 anni ed 8 mesi di reclusione. Nei trasferimenti in Lombardia, per procacciarsi gli stupefacenti (soprattutto eroina e cocaina), secondo quanto ricostruito dagli agenti della Mobile, la “Regina” era accompagnata dagli “autisti” Francesco Ursida (56), cui sono andati 2 anni 8 mesi e 20 giorni di detenzione, e Vito Andrea Cama (42), anch’egli ritenuto colpevole e che dovrà scontare 2 anni e 8 mesi.

Per quanto riguarda gli imputati indicati dagli investigatori quali “soldati” dello spaccio – in particolare nei pressi della scuola media “Cerlogne” e della bocciofila del quartiere Cogne, ma anche direttamente a domicilio (per i clienti più “fedeli”) – a Carmelo Baldari (36) sono stati inflitti 2 anni e 8 mesi, mentre il Giudice ha assolto Giuseppe Pronesti (34), Samantha Muscatelli (24) e Stefania Salvatore (46).

Assoluzione anche per Loris Caffarati (25), definito dagli inquirenti, all’indomani dell’operazione, non collegato ai principali indagati: era stato fermato nello scorso novembre ad Ivrea, di ritorno dal milanese. 

Durante le indagini, gli agenti avevano sequestrato 180 grammi di eroina e 40 grammi di cocaina. Nell’attività investigativa in cui era culminata l’operazione “Regina di cuori” erano stati identificati ottanta consumatori, “tra i 30 e i 50 anni, alcuni spiantati”, avevano spiegato in Questura. 

Stando alle risultanze delle indagini, l’“organizzazione” comprava a Milano a 20 euro al grammo l’eroina e a 50 la cocaina. La rivendita ad Aosta avveniva in bustine da 0,4 grammi, al prezzo rispettivamente di 20 e 40 euro. Durante le perquisizioni effettuate a casa di Giuseppina Lo Bello la Polizia ha trovato anche 60 grammi di marjiuana e 20 grammi di eroina, un bilancino, buste per il confezionamento e oltre 1700 euro. 

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