Saldi, il Comune fa retromarcia sull’aumento dei costi di istruttoria

A fine dicembre l’aumento dei costi per la comunicazione del periodo dei saldi aveva fatto infuriare i commercianti del Capoluogo che avevano parlato di “balzello ingiustificato”. Centoz: "Nn ha senso che i commercianti ne siano assoggettati".
Immagine di archivio
Politica

Spese di istruttoria, arriva la retromarcia del Comune di Aosta. A fine dicembre l’aumento dei costi di istruttoria per l’aggravio di lavoro che pendeva sugli Uffici comunali per le pratiche quotidiana da istruire aveva fatto infuriare i commercianti del Capoluogo che avevano parlato di “balzello ingiustificato”.

Due mesi dopo l’Amministrazione torna sui suoi passi, almeno riguardo punti come la comunicazione d’avvio del periodo dei saldi, arrivato a costare 15 euro. Il Sindaco Fulvio Centoz parlò di sperimentazione per il 2017 e – rispondendo ad una mozione della Lega – ne ribadisce il termine.

“I diritti di istruttoria – ha spiegato – sono stati inseriti fino al 31 dicembre, con la volontà di intervenire dove ci fossero state situazioni da rivedere, e lo ribadiamo. La Segretaria generale ha inviato una mail chiedendo a tutti servizi di relazionare in funzione degli incassi previsti, di quelli riscossi e delle criticità. L’intenzione è quella di modificare la delibera in Commissione dopo il bilancio con l’impegno ad intervenire sulla comunicazione dei saldi dei commercianti perché non ha senso che siano assoggettati a diritti di istruttoria, non ha senso che venga conteggiato perché appunto è una semplice comunicazione, come per le associazioni Onlus che venivano così un po’ svantaggiate”.

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